E’ ufficialmente iniziato l’iter parlamentare di approvazione della Legge di Bilancio 2024, avviatosi martedì 31 ottobre a Palazzo Madama, sentito il parere della 5a Commissione e le comunicazioni del Presidente in Aula al Senato sul ddl n. 926.
Come previsto, il disegno di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 è atteso in Aula da lunedì 27 novembre. Nel frattempo, da una prima lettura del testo ufficiale del disegno di legge, non sono mancate le sorprese.
Manovra 2024: le novità dell’ultima ora
I piccoli colpi di scena non sono dunque mancati in fase di avvio dei lavori: il testo del disegno di legge depositato in Senato, infatti, non solo è diverso da quello entrato in CdM lo scorso 16 ottobre e dalle bozze circolate in rete nei giorni successi, ma anche da quello che sembrava essere il testo della versione bollinata dalla Ragioneria di Stato.
Tra le novità dell’ultima ora c’è il capitolo riforma pensioni dedicato alla flessibilità in uscita, che riscrive il destino di Quota 103, APE Sociale e Opzione Donna, tutte riformulate e ripescate ma in ciascun caso con requisiti più stringenti.
Sui temi caldi delle locazioni brevi turistiche e del canone RAI sono invece ancora possibili eventuali ritocchi “politici” rispetto al testo del ddl, da inserire nei decreti collegati. Ad esempio, per introdurre un codice identificativo delle case messe in affitto online ai turisti con locazioni brevi.
Se sarà necessaria ancora qualche modifica nel corso dell’iter di approvazione, ci penserà il Governo stesso. L’opposizione annuncia comunque una partecipazione vivace al dibattito parlamentare. Ma dalla maggioranza c’è l’impegno a mantenere blindato il testo presentato.
Manovra in Parlamento senza emendamenti di maggioranza
La sessione di bilancio parte infatti all’indomani dell’accordo fra partiti di maggioranza per non presentare emendamenti al testo finale della Manovra. Un’intenzione anticipata dopo l’approvazione in CdM del 16 ottobre e che ha motivato le tante limature al provvedimento prima del suo approdo in Senato.
Nel corso del vertice di maggioranza di lunedì 31 ottobre le forze di maggioranza hanno confermato la volontà di procedere velocemente all’approvazione della Legge di Bilancio, senza presentare emendamenti.
Il Governo terrà conto con grande attenzione del dibattito parlamentare e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione.
Sugli emendamenti i condizionali sono d’obbligo, ma è dunque certa l’intenzione di correre spediti per consentire il dibattito in entrambe le Camere, senza testi blindati da voto di fiducia (come avvenuto negli ultimi anni).
In considerazione dell’impegno preso sembra comunque improbabile che possano passare grosse modifiche, ma è prematuro fare considerazioni di questo tipo.
Il passaggio parlamentare servirà comunque a sviscerare alcuni dei nodi rimasti ed eventualmente a recepire le richieste delle opposizioni.
Il calendario della Manovra 2024
Dopo le comunicazioni del Presidente, la Manovra 2024 è stata assegnata alla Commissione Bilancio in sede referente e alle altre Commissioni in sede consultiva. E qui iniziano i lavori sugli emendamenti. In base al calendario, le commissioni che esaminano il testo in sede consultiva devono presentare le relazioni alla Commissione Bilancio entro venerdì 10 novembre.
Non si conoscono ancora i termini per la presentazione degli emendamenti, che saranno decisi dalla Commissione Bilancio. E’ però previsto che la manovra arrivi in Aula al Senato nel pomeriggio di lunedì 27 novembre (termine che in genere slitta se i lavori in commissione si prolungano).
Dopo l’approvazione a Palazzo Madama il testo dovrà essere esaminato dalla Camera con uguale procedura: Commissione Bilancio in sede referente, testo emendato in Aula e approvazione. Se la Camera apporta modifiche si torna in Senato per approvazione definitiva.
I lavori devono concludersi entro fine anno per consentire l’entrata in vigore della Manovra il 1° gennaio 2024.