La Manovra 2024 , nella sua versione definitiva, non prevede più l’obbligo di iscrizione e contribuzione alla previdenza integrativa di Enasarco per tutti gli agenti e rappresentanti di commercio già tenuti a iscriversi alla gestione commercianti e alla gestione separata per quanto riguarda i venditori porta a porta.
Si trattava di una misura prevista nelle prime bozze ma poi stralciata dal ddl di bilancio definitivo: prevedeva che gli agenti assicurativi, agenti pubblicitari, venditori porta a porta e procacciatori d’affari avrebbero dovuto, per legge, versare i contributi anche alla forma di previdenza integrativa gestita da Enasarco oltre a quella obbligatoria versata all’INPS.
Niente obbligo contributi INPS ed Enasarco
La Manovra non estende dunque l’obbligo di previdenza integrativa per una serie di attività che venivano equiparate a quella d’intermediazione nel commercio svolta da agenti e rappresentanti di commercio.
La bozza della Legge di Bilancio stabiliva che dal 2024 dovessero versare i contributi previdenziali all’INPS oltre ai contributi Enasarco:
- chiunque eserciti, in qualsiasi forma, attività di promozione o di propaganda o procacciamento d’affari, finalizzata, anche indirettamente, alla conclusione di contratti (con abolizione contestuale dell’esonero finora previsto per gli agenti assicurativi);
- i lavoratori autonomi che svolgono attività abituale di vendita diretta a domicilio ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge n. 173/2005.
L’obbligo avrebbe previsto il versamento contributivo con aliquota del 17% nel rispetto di minimali e massimali annui.
Insieme ai nuovi obblighi sarebbero però arrivate anche nuove tutele, vale a dire il diritto a beneficiare delle prestazioni previdenziali erogate da Enasarco (come pensioni, trattamenti di invalidità e inabilità, reversibilità ai superstiti) a integrazione dei trattamenti già erogati dall’INPS, e quelle assistenziali (es.: contributi in caso di infortunio, malattia, nascite e altro) previste dai programmi Enasarco.
Sarebbe stato anche previsto per tutti l’obbligo d’iscrizione alla Camera di Commercio, al Registro REA e al versamento dei diritti annuali.
Non sarebbero stati invece tenuti a rispettare i nuovi obblighi, invece, coloro che esercitano le attività per un massimo di 60 giorni annui anche non consecutivi, i venditori porta a porta e chi percepisce un reddito annuo non superiore a 5mila euro.
Come detto, questo capitolo della Manovra 2024 è stato alla fine stralciato, pertanto non è più previsto questo nuovo obbligo.