La crisi finanziaria sta incidendo drammaticamente su economia e mercato del lavoro, con un trend di disoccupati in piena crescita: secondo del stime ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) si parla di strong>30 milioni di disoccupati nel mondo rispetto ai 18 precedenti, con punte di 50 milioni.
Sono i dati del rapporto ILO Global employment trends che sottolinea la possibilità di raggiungere nel breve periodo un totale di 200 milioni di senza lavoro.
A peggiorare la situazione, una percentuale di precarietà che riguarderebbe oltre la metà della popolazione attualmente impiegata: 53%. Un record ulteriore rispetto al +50,6% del 2007.
Siamo quindi ad un momento di «crisi globale del lavoro», come ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione, Juan Somavia. « Molti governi sono consapevoli e stanno intervenendo, ma sono necessarie azioni internazionali più decise e coordinate per evitare una recessione globale».
I paesi più industrializzati, naturalmente, saranno quelli che mostreranno i segni più evidenti di questo fenomeno e che per ora dimostrano una maggiore sensibilità al problema. Tra i provvedimenti anti-crisi più diffusi si evidenziano la riqualificazione degli esuberi, la garanzia delle pensioni, ma soprattutto gli investimenti pubblici a sostegno di piccole e medie imprese.