Al compimento dei 67 anni, con la pensione dei quindicenni Legge Amato, se mio marito prende una pensione di 3mila euro lordi, la mia verrà ridotta?
La pensione dei 15enni con Legge Amato è un trattamento previdenziale vero e proprio, di conseguenza non rilevano i redditi dei componenti del nucleo familiare.
Non si tratta infatti né di un sussidio né di una forma di flessibilità in uscita condizionata alla prova dei mezzi ma una pensione maturato in base ai contributi versati.
Prevede requisiti meno stringenti di quelli ordinari (la normale pensione di vecchiaia richiede almeno 20 anni di contributi versati) ma è comunque rimasta in vigore anche dopo la riforma pensioni Fornero (art. 24 della legge 22 dicembre 2011, n. 214).
Il riferimento legislativo è l’articolo 2, comma 3, del dlgs 503/1992, che consente di andare in pensione a 67 anni con 15 anni di contributi in presenza di determinati requisiti: 15 anni di versamenti entro la fine del 1992, autorizzazione alla contribuzione volontaria prima del 1992, lavoratori dipendenti con un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e almeno 10 anni con meno di 52 settimane lavorate.
Questa possibilità riguarda alcuni lavoratori e lavoratrici iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (AGO) e alle forme sostitutive ed esclusive in possesso di contribuzione prima del 1996 (con pensione calcolata con sistema retributivo e misto), le quali possono mantenere il requisito contributivo previsto prima dell’introduzione della Riforma pensioni Amato (articolo 2, comma 3 del Dlgs 503/1992) per il raggiungimento della pensione di vecchiaia.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz