La Legge di Bilancio 2024 ha innalzato da 258,23 euro a mille euro la soglia dei fringe benefit esentasse concessi ai dipendenti. Su queste somme, erogate nell’ambito di piani di welfare aziendale, non si pagheranno le tasse purché si rimanga al di sotto del tetto previsto per legge.
Il nuovo limite massimo di non imponibilità riguarda la generalità dei lavoratori dipendenti mentre il Bonus 2mila euro è previsto per i dipendenti con figli.
Bonus mille 2024: quali fringe benefit vi rientrano
Le regole applicative per il Bonus 1000 euro in fringe benefit ai dipendenti sono contenute nella circolare applicativa n. 5/2024 del 7 marzo 2024 dell’Agenzia delle Entrate.
Il benefit che il datore di lavoro può scegliere di concedere ai dipendenti (ma non c’è alcun obbligo) può essere utilizzato anche per pagare le bollette (utenze di luce, gas e acqua), il canone di affitto e le rate del mutuo prima casa.
Si conteggiano nella soglia massima del tetto esentasse, ma solo se previsti dai contratti aziendali o territoriali, anche i benefit ricevuti in sostituzione dei premi di risultato e delle forme di partecipazione agli utili.
Sono invece esclusi dal tetto dei mille euro i fringe benefit con limiti autonomi, ossia:
- buoni benzina da 200 euro (limitati al 2023);
- buoni pasto esentasse fino a 4 euro al giorno se cartacei, 8 euro al giorno se digitali.
A chi si rivolge il Bonus 2.000 euro
Il Bonus da 2.000 euro è destinato ai lavoratori dipendenti che hanno figli a carico. Per essere considerati tali è necessario non superare il reddito massimo di 2.840,51 euro oppure la soglia di 4.000 euro se i figli hanno meno di 24 anni. Il tutto, sempre al lordo degli oneri deducibili.
Questa agevolazione spetta a entrambi i genitori, anche se scelgono di assegnarla interamente al genitore con il reddito più elevato.
Come ottenere i Bonus 1000/2000 euro
Trattandosi di fringe benefit, questi bonus vanno concordati con il datore di lavoro: si tratta in molti casi di uno strumento di contrattazione di forte leva, considerati i vantaggi fiscali che comporta.
L’ultima parola spetta dunque al datore di lavoro, che potrà decidere di assegnare ai dipendenti dei servizi o delle somme in veste di benefit nell’ambito di un proprio programma di welfare aziendale, tenendo conto che questi sono esentasse fino al limite di 1000 o 2000 euro, a seconda che il dipendente risulti senza o con figli a carico.
Documenti necessari
Per ottenere il bonus di 2000 euro, qualora concordato, il lavoratore deve presentare una dichiarazione al datore di lavoro che attesti il possesso dei requisiti, con l’indicazione del codice fiscale dei figli.
Per l’utilizzo dei fringe benefit in compensazione delle bollette, invece, il datore di lavoro dovrà verificare che le spese sostenute dal dipendente rientrino nei requisiti stabiliti per ricevere il beneficio e che gli importi siano erogati esclusivamente tramite busta paga.
Infine, le imprese possono attivare liberamente la procedura che ritengono opportuna, ma nelle aziende con rappresentanze sindacali è necessario un passaggio informativo con le stesse.