Una nuova franchigia di 260 euro per le detrazioni IRPEF dei redditi sopra i 50mila euro: lo la misura è stata approvata contestualmente all’accorpamento degli scaglioni IRPEF e impone un taglio delle agevolazioni per questi contribuenti, che nel 2024 subiranno una limitazione a 260 euro per alcune detrazioni.
Il decreto legislativo è attuativo della legge delega di riforma fiscale, per cui effettuerà un passaggio parlamentare di consultazione per poi tornare in Consiglio dei Ministri per approvazione definitiva ed entrata in vigore.
Spieghiamo come funziona questa modifica alle detrazioni.
Riforma IRPEF 2024: sterilizzazione per i redditi alti
La franchigia per le detrazioni dei redditi medio-alti è stata prevista per compensare il taglio IRPEF di quelli medio-bassi (con l’accorpamento dei primi due scaglioni e imposizione dell’aliquota al 23% fino a 28mila euro). La ratio è stata spiegata dalla premier, Giorgia Meloni: sterilizzare per i redditi più alti il taglio fiscale attuato con l’accorpamento del primo e del secondo scaglione.
Poiché il sistema fiscale è progressivo (le aliquote si applicano alla parte di reddito fino a concorrenza), anche chi guadagna 55mila euro annui pagherà il 23% sulla parte di reddito fino a 28mila euro, il 35% sulla parte fra 28mila e 50mila euro, e il 43% sulla parte eccedente i 50mila euro. Quindi, la rimodulazione delle aliquote comporta un vantaggio fiscale per tutti.
Il Governo ha deciso di limitare invece l’impatto del beneficio ai redditi più bassi, introducendo quindi la nuova franchigia per quelli che sono nel terzo scaglione.
Come funziona la franchigia di 260 euro
Per i contribuenti con un reddito lordo superiore a 50mila euro, nel 2024 le detrazioni si azzerano nel caso in cui quelle teoricamente spettanti non arrivano alla soglia della franchigia. Se invece la superano, si dovranno comunque sottrarre 260 euro.
Dal reddito soglia dei 50mila euro lordi vanno escluse la prima casa e le pertinenze.
La riduzione non si applica a tutte le detrazioni. Il Governo ha già dichiarato che sono escluse le spese sanitarie.
Su quali detrazioni si applica la franchigia 2024
Rientrano nella franchigia:
- spese detraibili al 19% ad esclusione delle spese sanitarie;
- erogazioni liberali (onlus, iniziative umanitarie, partiti politici, enti del terzo settore);
- premi di assicurazione per i rischi legati ad eventi calamitosi.
Per chi scatta il taglio delle detrazioni
La ratio del Governo è limitare l’impatto della franchigia sui redditi medio-alti. In base alle stime, si tratterebbe di una platea di quasi 2 milioni di contribuenti (fra quelli che dichiarano oltre 50mila euro di reddito ed effettuano richiesta di detrazioni IRPEF).
Riforma detrazioni rimandata
La riforma fiscale prevede che si vada progressivamente verso un’aliquota unica, sul modello della flat tax, recuperando poi il principio della progressività, costituzionalmente previsto, attraverso le detrazioni. Ma al momento non c’è la riforma delle detrazioni.
È un lavoro che «va fatto con attenzione e cautela e non in tempi brevissimi» ha chiarito nei giorni scorsi il viceministro all’Economia, Maurizio Leo.
Le prime misure di riforma fiscale
C’è però un primo step di riduzione degli scaglioni e l’introduzione della franchigia serve a limitare il beneficio del taglio delle tasse ai redditi fino a 50mila euro.
Il provvedimento alza anche la no tax area del lavoro dipendente a 8.500 euro, equiparandola a quella dei pensionati. Tecnicamente, questo avviene alzando da 1.880 a 1.955 euro la detrazione prevista per i redditi da lavoro dipendente e assimilati fino a 15mila euro.
Infine, si introducono norme volte a garantire la coerenza della disciplina delle addizionali regionale e comunale IRPEF alla nuova articolazione degli scaglioni.