Il Reddito di Cittadinanza sarà versato fino alla mensilità di dicembre 2023 ai nuclei familiari in cui ci sono componenti con invalidità minima del 45%.
È il Ministero del Lavoro, con la Nota 13254/2023, a precisare le regole da applicare in questi casi, fornendo indicazioni sul trattamento ai beneficiari del RdC con componenti che presentano un grado di invalidità dal 45 al 66%, che sono stati erroneamente inviati ai Centri per l’Impiego e con trattamento sospeso per decorrenza pari a sette mesi.
A favore di questi nuclei permane il diritto alla valutazione da parte dei servizi sociali, con l’obiettivo di stabilire una eventuale prosecuzione della fruizione del Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, a prescindere dall’attivazione di misure di politica attiva.
Il Ministero segnala pertanto agli operatori dei servizi sociali la presenza sulla Piattaforma GePI di questi nuclei beneficiari RdC con stato del beneficio sospeso,avendo al loro interno componenti con grado di invalidità compreso tra il 45 e il 66%:
i servizi sociali, entro e non oltre il 31 ottobre 2023, dovranno finalizzare l’analisi preliminare.