Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha fatto il punto su modalità e tempi di attuazione della delega di riforma fiscale, che sarà un processo in tre fasi.
Il passo propedeutico è stato già compiuto: si sono infatti già insediate le tredici commissioni a cui sono stati affidati compiti specifici: alla luce delle loro proposte saranno definiti gli schemi di decreti legislativi. In parallelo, si procede con l’Agenzia delle Entrate per compilare i nuovi Testi unici, che saranno pronti in bozza entro ottobre e poi andranno in consultazione.
Le dichiarazioni rilasciate da Leo nel corso del “Telefisco” del Sole24Ore, in realtà, riguardano anche altre misure previste dalla riforma fiscale (come la riforma degli scaglioni IRPEF) e non solo (come il taglio del cuneo fiscale in busta paga).
Vediamo tutto.
Riforma fiscale in tre step
Ecco le nuove dichiarazioni rilasciate dal Viceministro all’Economia in relazione alle tre fasi previste:
La prima è quella dei provvedimenti che non richiedono copertura, come i procedimenti o il calendario delle dichiarazioni ma anche il contenzioso e l’accertamento.
Poi dovremo misurare le risorse a disposizione per capire quali misure potremo mandare in vigore da gennaio 2024, qui ci sarà un secondo gruppo di interventi.
Infine, il terzo momento sarà quello delle norme che richiederanno risorse più impegnative, l’idea è di mettere a disposizione in consultazione i testi come abbiamo fatto per la global minimum tax.
Misure al via dal 1° gennaio 2024
Le prime misure entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024 e saranno quelle che non prevedono copertura finanziaria. Ad esempio, il concordato preventivo biennale per PMI e Partite IVA. Prevista anche l’estensione della compliance alle imprese con fatturati fino a 100 milioni di euro:
Vogliamo estendere la portata abbassando la soglia da 1 miliardo a 750 milioni fino ad arrivare a 100 milioni e predisporre un tax control framework, dove anche i professionisti potranno apporre un visto di conformità.
L’obiettivo è anche semplificare gli interpelli e ridurre i tempi di accertamento, potendo anche arrivare alla disapplicazione dell’infedele dichiarazione.
Misure in attesa di conferma per l’avvio a gennaio
Le anticipazioni riguardano anche altre misure chiave, che richiedono una copertura finanziaria ma che il Governo mira ad attuare il prima possibile.
La prima norma da rinnovare è il taglio del cuneo fiscale, che il Governo mira a riproporre dal primo gennaio del 2024.
“Se ci saranno le condizioni – ha poi aggiunto il Viceministro dell’Economia – potremo costruire un meccanismo a tre scaglioni IRPEF con l’aliquota del 23% che abbraccia i prime due per redditi fino a 28mila euro; oggi ci si ferma a 15mila.” Dunque, tutto è demandato alle “condizioni” che ovviamente riguardano le coperture, sulle quali i primi nodi saranno sciolti con la presentazione della NaDEF il 27 settembre.
Testi unici: prima bozza entro ottobre
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Ruffini, ha spiegato che per quanto riguarda i nove Testi unici in materia fiscale – volti a mettere ordine tra le circa 900 leggi vigenti:
contiamo di consegnare i nostri risultati entro il mese prossimo, per procedere poi a una consultazione pubblica.