Per stimolare la competitività delle PMI, la Commissione UE ha presentato un pacchetto di misure che semplificano le procedure e regolamentano i tempi di pagamento alle imprese, introducendo anche numerose novità fiscali.
Fra le misure più rilevanti spicca la possibilità per l’impresa di pagare le tasse in base alle regole del paese in cui si trova la sede centrale, evitando di dover presentare documentazione differente per ogni filiale estera.
Semplificazioni fiscali per le PMI nella UE
Paolo Gentiloni, presentando il pacchetto di misure, ha spiegato: «proponiamo di consentire alle PMI con stabili organizzazioni in altri Stati membri di interagire con una sola amministrazione fiscale, quella della loro sede centrale».
I risparmi e la semplificazione che ne derivano incoraggeranno un maggior numero di PMI ad espandersi oltre i confini nazionali, creando più posti di lavoro per gli europei.
L’opzione riguarda dunque le PMI che operano in diversi Stati UE attraverso stabili organizzazioni e permette di optare per questo regime fiscale (HOT – Head Office Tax systsem), pur senza alcun obbligo. L’obiettivo è quello di semplificare le regole favorendo anche l’espansione transfrontaliera delle PMI.
In pratica, spiega Gentiloni, le PMI che scelgono di aderirvi avranno le tasse «determinate solo in base alle norme dello Stato membro in cui ha sede la loro sede centrale. Dovrebbero presentare una sola dichiarazione dei redditi all’amministrazione fiscale della loro sede centrale, che la condividerebbe poi con gli Stati membri in cui la PMI ha stabili organizzazioni».
Stretta sui tempi di pagamento alle imprese
Sul fronte dei pagamenti, l’idea è quella di abrogare la direttiva del 2011 sui ritardi, sostituendoila con un Regolamento. Che introdurrà un termine massimo di 30 giorni, garantendo il pagamento automatico degli interessi maturati e delle commissioni di compensazione e introducendo nuove misure di esecuzione e di ricorso per tutelare le imprese dai cattivi pagatori.
Altre misure del Pacchetto PMI
Sempre in ottica di semplificazione, entro la fine dell’anno partirà lo sportello digitale unico, che consentirà alle PMI di completare le procedure amministrative in tutto il mercato unico senza la necessità di presentare nuovamente i documenti. Verranno digitalizzazione il più possibile le procedure (è annunciata la semplificazione del documento A1 sui diritti di previdenza sociale). C’è un target all’estate 2023 di ridurre del 25% gli obblighi di rendicontazione.
E’ previsto poi un aumento degli investimenti, in aggiunta rispetto ai 200 miliardi attualmente previsti nell’ambito dei vari programmi di finanziamento fino al 2027.
Verrà anche nominato un inviato per le PMI per difenderne gli interessi e promuoverne l’internazionalizzazione.
Infine, si prevedono iniziative di formazione di forza lavoro qualificata e di sostengo alla crescita. Anche modificando gli attuali paramentri europei di definizione di PMI (fino a 250 dipendenti), sulla base di cui è possibile partecipare per esempio a programmi incentivanti e bandi.