Rateazione degli acconti di novembre per le Partite IVA già da quest’anno, con primo pagamento da gennaio a maggio 2024.
Il versamento può essere dilazionato fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, con applicazione, in tal caso, degli interessi, a partire dalla seconda rata.
Questa novità, ossia il meccanismo della mensilizzazione, è già prevista dalla legge delega per la riforma fiscale, ma il Governo ha previsto di attuarla già per l’anno in corso, almeno per una determinata platea di beneficiari, che corrisponde alla soglia di 170mila euro di fatturato.
Rinvio acconto di Novembre 2023
Il rinvio del maxi acconto in scadenza il 30 novembre 2023 riguarda le tasse derivanti dalla dichiarazione dei redditi (IRPEF, IRES, IRAP e imposte sostitutive), con la possibilità d pagarle a rate da gennaio 2024, evitando così il consueto anticipo per l’anno successivo.
Si prevede, solo per il 2023 per le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro, il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, con esclusione dei contributi previdenziali, entro il 16 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, senza interessi.
Prevista dunque anche la possibilità di rinvio a gennaio dell’intero importo, oltre a quella di dilazione mensile in cinque tranche.
Rateazione acconti 2023: per quali Partite IVA è applicabile
La diluizione del pagamento degli acconti di novembre in sei tranche sarà dunque possibile per il 2023 soltanto per Partite IVA fino ad una certa soglia di fatturato annuo.
L’ipotesi iniziale era di fissarla a 500mila euro annui, interessando circa 3 milioni di soggetti. Dalle prime indiscrezioni post-Manovra, invece, pare che il paletto sia sceso a 170mila euro di volume d’affari. Nel lungo termine, tutte le Partite IVA saranno coinvolte.
Chi è escluso dalla mensilizzazione degli acconti
L’anticipo della mensilizzazione degli acconti scatta dunque a novembre 2023 per una limitata platea di Partite IVA. Gli altri partono l’anno dopo, secondo le anticipazioni di Gusmeroli:
tutto il resto della platea entra a novembre 2024.
Dal prossimo anno, dunque, tutte le Partite IVA potranno usufruire della mensilizzazione degli acconti. Il vantaggio sarà quello di poter diluire le tasse mese per mese.
Restano esclusi nel 2023 le Partite IVA con fatturato superiore alla soglia individuata per il primo step di attuazione della riforma: tutte le conferme del caso si avranno con la pubblicazione dei decreti approvati.