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Tassi sui mutui casa: Italia maglia nera in tutta Europa

di Teresa Barone

6 Settembre 2023 11:56

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Il livello raggiunto dai tassi medi applicati sui mutui immobiliari in Italia è oggi il più elevato rispetto alla media europea: i dati Unimpresa.

L’Italia vanta un record negativo rispetto alle principali economie dell’Europa, mostrando il costo dei mutui casa più elevato.

Il tasso medio sui mutui applicato nel Belpaese, pari al 4,23%, è infatti corrispondente al livello più elevato praticato dagli istituti di credito in ambito europeo.

Mutui casa: tassi alle stelle in Italia

Come emerge da un recente report realizzato dal Centro Studi di Unimpresa, l’Italia si caratterizza per una differenza di 52 punti base rispetto a Germania e Spagna (con tasso medio pari a 3,71%), di 135 punti rispetto alla Francia (2,88%), 37 rispetto all’Austria (3,86%) e 9 punti nel confronto con il Portogallo (4,14%) per quanto riguarda i tassi sui mutui casa.

Effetto domino su mercato ed economia

I tassi elevati, oltre a gravare sui budget familiari, rischiano anche di rallentare il mercato immobiliare generando ripercussioni sull’economia nazionale, tanto che oggi chi chiede un mutuo per comprare casa in Italia trova le peggiori condizioni dell’area Euro.

Se nel 2021 le condizioni praticate dalle banche per il credito immobiliare erano sostanzialmente allineate in tutta Europa, in Italia il tasso medio era all’1,40%. La percentuale ha subito incrementi costanti nel 2022 raggiungendo il 3,34%.

Il confronto con l’Europa

Dietro le marcate differenze tra i Paesi europei si celano motivi difficili da individuare, come sottolineano gli analisti del Centro studi di Unimpresa:

Le spiegazioni senza dubbio non risiedono nei parametri sui rischi di credito. Se si guarda in particolare al confronto con la Germania, l’anno scorso le banche italiane offrivano condizioni sui mutui più convenienti rispetto alla concorrenza tedesca: 3,34% contro 3,52%. Nell’arco di pochi mesi, durante i quali la Banca centrale ha portato il costo del denaro da zero al 4,25%, si è ribaltato tutto con lo spread di 18 punti favorevole all’Italia ora in terreno negativo per 52 punti.