Tratto dallo speciale:

Superbonus 90%, domanda di contributi a fondo perduto fino al 31 ottobre

di Alessandra Gualtieri

6 Ottobre 2023 11:56

Superbonus con contributo a fondo perduto, domanda per finire i lavori 2023 entro ottobre: a chi spetta, come si presenta e cosa fare in caso di errore.

C’è tempo fino al 31 ottobre per inoltrare la domanda di contributo a fondo perduto per terminare i lavori agevolati con Superbonus al 90% effettuati sulla prima casa, accedendo al “Fondo Indigenti” previsto dal DL Aiuti-quater per i cittadini a basso reddito.

Il modello e le istruzioni di compilazione sono a disposizione online per i contribuenti che possono vantare i requisiti indicati lo scorso agosto assieme ai criteri di ripartizione.

In caso di errore nella domanda, è ancora possibile presentare una nuova istanza in sostituzione di quella precedente: fa fede l’ultima istanza trasmessa, che sostituisce tutte quelle inviate prima. Si può anche presentare istanza di rinuncia, ma in questo caso la richiesta viene intesa come rinuncia totale al contributo.

Vediamo i dettagli.

Fondo Indigenti Superbonus: cos’è

Il Decreto Aiuti-quater (articolo 9 del Decreto 176/2022) ha previsto l’istituzione del “Fondo Indigenti”. Regolamentato con il DM 31 luglio 2023 (pubblicato in Gazzetta il 25 agosto), il Fondo mira a garantire l’accesso al Superbonus per i contribuenti aventi redditi entro i 15.000 euro.

Il decreto del MEF ha definito i criteri e le modalità per l’assegnazione del contributo a fondo perduto, relativo alle spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Contributo a fondo perduto per interventi edilizi detraibili al 90%

Il contributo spetta ai soggetti che:

  • hanno un reddito per l’anno di imposta 2022 non superiore a 15.000 euro;
  • hanno sostenuto tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023 spese per interventi edilizi previsti all’articolo 119, comma 8-bis, primo e terzo periodo, del DKL Rilancio, detraibili dall’IRPEF al 90%;
  • hanno effettuato interventi edilizi:
    • sull’unità immobiliare posseduta alla data di inizio dei lavori, anche per quota, a titolo di proprietà o diritto reale di godimento e adibita ad abitazione principale (alla medesima data o al termine dei lavori);
    • sulle parti comuni dell’edificio condominiale di cui fa parte l’unità.

Il contributo spetta a ciascun erede che conserva la detenzione materiale e diretta dell’immobile oggetto degli interventi edilizi, qualora il soggetto in possesso dei requisiti sia deceduto prima della presentazione dell’istanza.

Requisiti per i contributi a fondo perduto

Il contributo è destinato alle persone fisiche che sostengono spese per interventi di efficientamento energetico, sismabonus, installazione di fotovoltaico e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Parimenti, è concesso per la quota riferita al medesimo soggetto per interventi condominiali di analoga natura.

I requisiti per l’accesso includono:

  • reddito non superiore ai 15.000 euro;
  • diritto reale di godimento o di proprietà sull’unità immobiliare;
  • immobile abitazione principale.

Importi e spese ammesse al contributo Superbonus

Ai fini dell’erogazione  del  contributo (che dispone di un plafond da 20 milioni di euro), rilevano soltanto  le spese sostenute (certificate da relativi bonifici) nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023.

Il contributo è concesso entro il limite di  spesa di 96.000 euro, anche se la detrazione spettante dovesse essere stata oggetto di opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito  ai sensi dell’art. 121, comma 1, lettere a) e b), del  decreto-legge  n. 34 del 2020. Il tetto è riferito all’ammontare complessivo della spesa sostenuta.

Nel caso in cui la spesa sia stata sostenuta da più titolari di quote di diritto sulla stessa unità  immobiliare, il limite massimo per  ciascun richiedente è riparametrato in base alla quota di spesa sostenuta dal  richiedente.

Come si calcola il contributo a fondo perduto

L’importo del contributo è pieno soltanto se le risorse a disposizione saranno superiori all’importo complessivo dei contributi richiesti. Nello specifico:

  • se il  rapporto  percentuale tra ammontare delle  risorse stanziate e ammontare  complessivo dei  contributi  richiesti è superiore al 100%, il contributo è pari al  100% dell’importo richiesto;
  • se tale rapporto è compreso fra il 10 e il 100%, il  contributo si determina applicando all’importo richiesto la relativa percentuale che ne deriva;
  • se il  rapporto tra risorse disponibili e importo complessivo dei contributi richiesti è inferiore al 10%, il contributo si  determina applicando all’importo richiesto la percentuale del 10%.

Come fare domanda di contributo Superbonus

I richiedenti dovranno presentare la domanda di accesso al contributo del Fondo Indigenti all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2023, per via telematica. Ogni richiedente potrà presentare una sola domanda.

Per le modalità di compilazione dell’istanza, come anticipato, si veda il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato lo scorso 22 settembre ed allegati al quale sono disponibili il modello di istanza e le istruzioni di compilazione (sopra linkati).

La verifica dei requisiti, la determinazione della spesa ammissibile a contributo e l’applicazione del relativo massimale prevedono l’acquisizione dei relativi dati: ecco perché è fondamentale raccogliere prima tutta la documentazione relativa alle informazioni e ai dati richiesta.

Come compilare il modello di domanda

Nel frontespizio del modello bisogna inserire:

  • i dati identificativi del richiedente e dell’eventuale rappresentante del minore o persona interdetta o incapace;
  • l’attestazione (tramite atto di notorietà) del possesso dei requisiti  per accedere al contributo;
  • il possesso dei requisiti in relazione alle spese sostenute;
  • l’IBAN relativo al conto corrente bancario o postale intestato o cointestato al richiedente per l’accredito del contributo (dati verificati tramite controlli incrociati tra Agenzia Entrate e PagoPa).

Nel Quadro A dove devono essere indicati invece i dati catastali dell’unità immobiliare (la cui visura si potrà consultare in fase di domanda, utilizzando un apposito link che sarà fornito al momento). L’indicazione di dati catastali inesatti comporterà lo scarto dell’istanza.