Al via con il rateo di settembre il pagamento degli stipendi per oltre 173mila supplenze brevi nella Scuola rimaste finora pendenti. Inoltre, sale a 4.899 euro l’aggiornamento dell’indennità di posizione per i Dirigenti Scolastici.
Tutte le novità sono state comunicate dal Ministero dell’Istruzione.
Pagamento arretrati ai supplenti
Il 24 agosto 2023, il Ministero dell’Istruzione ha annunciato l’avvio del pagamento delle mensilità arretrate ai docenti supplenti brevi e saltuari. Questo processo, che coinvolge oltre 92.000 persone con contratto a tempo determinato, comporta l’erogazione di risorse per quasi 121 milioni di euro.
Il Ministro Giuseppe Valditara ha evidenziato anche il forte impegno a snellire e velocizzare le procedure di pagamento per il personale precario della Scuola.
Aumento stipendi per dirigenti scolastici
A partire da settembre, gli aumenti salariali saranno garantiti per 4.899 dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal contratto integrativo nazionale.
Questo aggiornamento dell’indennità di posizione, quota variabile, segue quanto previsto dal contratto integrativo nazionale.
Gli importi verranno erogati a partire dal cedolino di settembre 2023 per i presidi attualmente in incarico. L’aggiornamento del nuovo stipendio dovrebbe essere inserito nel cedolino di ottobre per gli incarichi successivi al 1° settembre.
Nuove assunzioni e procedure per i precari
Da settembre, infine, partiranno i concorsi per le nuove assunzioni di personale scolastico. Dopo l’estate, infatti, sono previste 30.000 nuove assunzioni a tempo indeterminato. Nello specifico, il decreto autorizza le immissioni in ruolo a tempo indeterminato di:
- 52 unità di personale educativo-PED;
- 50.807 unità di personale docente (di cui 32.784 su posto comune e 18.023 su sostegno);
- 419 unità di insegnanti di Religione cattolica;
- 10.913 unità di personale assistenti tecnico ausiliari-ATA;
- 280 unità di dirigenti scolastici.
Questi posti si aggiungeranno alle oltre 60.000 nuove assunzioni autorizzate dal nuovo schema di DPR (Decreto del Presidente della Repubblica) per gli arruolamenti dei precari.
Questo, permetterà di raggiungere l’obiettivo finale di 70.000 assunzioni previsto dal Piano nazionale di Ripresa e resilienza.