Non solo tassa sugli extraprofitti delle banche e misure contro il caro voli nel Decreto Omnibus dello scorso 7 agosto: il provvedimento è composto da ben 29 articoli che comprendono anche nuovi incentivi alle imprese e novità sulla cessione dei crediti edilizi.
Vediamo dunque una panoramica delle misure fondamentali contenute nel Decreto 104/2023, in vigore dall’11 agosto.
Decreto Omnibus: misure principali
Tassa extra-profitti bancari
Fra i provvedimenti su cui si è maggiormente concentrato il dibattito, dopo l’approvazione del Decreto Omnibus, c’è senz’altro la tassa sugli extraprofitti delle banche.
In attesa di eventuali modifiche, alla luce delle molteplici critiche e criticità emerse, al momento si tratta di un’imposta straordinaria per gli istituti di credito pari al 40% della differenza tra margini 2023 o 2022 rispetto all’esercizio 2021 (rileva il maggior valore). I margini devono eccedere di almeno il 5% quelli precedenti (se si calcola la differenza 2022-2021) oppure del 10% (se la differenza è 2022-2021). E’ previsto un tetto massimo pari allo 0,1% dell’attivo.
In vista del passaggio parlamentare per la conversione in legge del decreto, sono attesi emendamenti – anche di forze di maggioranza – per cambiare il testo e venire parzialmente incontro alle richieste delle banche: l’obiettivo è rendere la tassa deducibile ed escludere i piccoli istituti di credito.
Tariffe dinamiche e caro-voli per le isole
L’altra norma particolarmente discussa è quella contro il caro voli, che vieta la fissazione dinamica delle tariffe per i collegamenti con le isole in periodi di picco della domanda o di emergenza, se comporta un aumento del prezzo superiore al 200%. Vengono anche vietate procedure automatizzate di fissazione dei prezzi basate su strumenti di profilazione.
Su questo punto non sono attese aperture di governo, ma si registrano i malumori del vettore Ryanair particolarmente toccato dal provvedimento: la minaccia è quella di abbandonare il mercato abolendo le rotte interessate.
Le altre misure
Vediamo una panoramica degli altri interventi fondamentali previsti:
- taxi: previste licenze temporanee aggiuntive per fronteggiare incrementi della domanda, anche stagionali, che valgono 12 mesi prorogabili di altri 12. E nuovi concorsi da parte dei Comuni, che non possono superare il 20% delle licenze esistenti.
- Microelettronica: c’è un finanziamento di 700 milioni, che servono anche a finanziare un nuovo credito d’imposta per investimenti in progetti di ricerca e sviluppo. Un decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy servirà a fissare criteri di assegnazione delle risorse e procedure.
- Superbonus: proroga al 31 dicembre 2023, dal precedente termine del 30 settembre, per il Superbonus villette. La misura riguarda esclusivamente coloro che avevano già terminato il 30% dei lavori entro la fine di settembre 2022. Prevede che le spese per terminare i lavori possano essere sostenute entro la fine dell’anno, mantenendo l’agevolazione al 110%.
- Cessione del credito: i titolari di crediti derivanti da cessione o sconto in fattura che si sono incagliati, o che comunque non sono più utilizzabili per cause diverse dal decorso dei termini, devono essere comunicati all’Agenzia dellle entrate. Questa procedura va effettuata entro 30 giorni dall’evento che ha determinato l’impossibilità di utilizzare il credito, in base a procedura che saranno comunicate con specficio procedimento del fisco. In caso contrario, scatta una multa da 100 euro. In realtà, la nuova regola scatta dal primo dicembre 2023, per cui la prima scadenza utile per la nuova comunicazione è il 2 gennaio 2024.
- Delocalizzazione: sale a dieci anni (dagli attuali cinque) il termine entro il quale le imprese che hanno ricevuto incentivi li perdono se delocalizzano.
- Turismo: risorse pari a 15 milioni di euro per ristori a turisti e strutture di Sicilia e Sardegna, a titolo di ristoro dopo gli incendi che hanno colpito i territori dal 17 lulgio al 7 agosto.