Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato gli esiti della consultazione pubblica sul nuovo Decreto FerX, che eroga incentivi per la produzione di energia elettrica tramite impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Di seguito il dettaglio delle novità in arrivo e dei relativi pareri emersi.
Esiti della Consultazione sul DM FERX
La consultazione sul Decreto FERX si è focalizzata sulla riforma degli attuali contratti a due vie (CFD – Contracts for Difference, ossia Contratti per differenza), cioè contratti a lungo termine per la generazione di energia innovabile, stipulati da Sistema elettrico e investitori privati. L’obiettivo è quello di inserire nella relativa tariffa incentivante un diverso peso per il valore dell’energia prodotta.
- attraverso un modello centralizzato, in cui il Sistema si assume i rischi di localizzazione e tipologia di risorse da realizzare;
- con un secondo modello decentralizzato con profili standard, in cui il Sistema si assume il solo rischio di localizzazione, lasciando al mercato la decisione sulla tipologia di risorsa da realizzare e i rischi connessi.
In base agli esiti della consultazione, è emerso che il 90% dei partecipanti ha ritenuto valido il nuovo modello centralizzato asset-based, mentre circa la metà è favorevole ad un modello decentralizzato con profilo standard.
In consultazione ci sono anche numerosi aspetti riguardanti le aste, i criteri di priorità, i prezzi di esercizio ed in generale il processo di assegnazione degli aiuti.
Le richieste concrete si concentrate soprattutto sui contingenti di energia agevolata tramite procedure competitive e sulle tempistiche per completare i lavori.
Decreto FerX: cosa prevede
In base allo schema di provvedimento, si prevede che le risorse siano assegnate nel periodo 2024-2028, con una serie di procedure e regole sottoposte al parere di tutti i soggetti coinvolti e interessati.
Impianti e requisiti
Il decreto definisce un nuovo sistema di supporto alla produzione di energia pulita che promuove l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità del sistema elettrico, in coerenza con obiettivi di sicurezza e adeguatezza.
Il nuovo meccanismo di sostegno economico sarà disponibile per impianti:
- solari fotovoltaici,
- eolici,
- idroelettrici,
- di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.
Gli impianti dovranno essere conformi al principio Dnsh (Do not significant harm: non arrecare danno significativo) e, per piccoli impianti sotto il MW di potenza, i lavori devono iniziare dopo l’entrata in vigore del decreto.
Per impianti oltre il MW i requisiti d’asta sono previsti titoli abilitativi e un preventivo di connessione accettato in via definitiva oltre a una dichiarazione bancaria sulla capacità economica.
Interventi ammessi
Sono inclusi gli interventi di riattivazione di impianti dismessi così come l’integrale ricostruzione e i potenziamenti di impianti esistenti, fermo restando che, per questi ultimi, l’acceso è consentito solo per la nuova sezione di impianto.
Rientrerebbero nel beneficio anche gli interventi multi-sezione, limitatamente alla sezione di impianto per la quale non sia stato sottoscritto il contratto di lungo termine e in funzione della potenza complessiva dell’impianto multi-sezione. Su questo specifico punto è riservato anche un quesito della consultazione pubblica.
Contingenti e procedure
Si prevede un contingente sull’intero quinquennio per impianti pari a 5 GW, con contingenti dedicati per impianti di potenza superiore ad 1 MW e procedure competitive.
- Gli impianti fino a 1 MW accedono direttamente al meccanismo di supporto, con i prezzi di aggiudicazione indicati dal Decreto.
- Gli impianti oltre 1 MW di potenza accedono al meccanismo tramite partecipazione a procedure competitive.
Per impianti di potenza superiore a 10 MW, il proponente potrà avvalersi di procedura accelerata di valutazione e autorizzazione unica.
Contingenti
Al momento, nello schema di decreto FerX, sono previsti in via preliminare i seguenti contingenti incentivabili:
- fotovoltaico: 45 GW,
- eolico: 15 GW,
- idroelettrico: 0,13 GW,
- gas residuati dai processi di depurazione: 0,2 GW,
- rifacimenti: 2 GW.
Per un totale di 62,15 GW di potenza incentivabile.
Come funzionano i nuovi incentivi FER
Per impianti:
- fino a 200 kW, il GSE provvede al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica prodotta, erogando il prezzo di aggiudicazione con tariffa unica;
- oltre i 200 kW, il produttore potrà vendere l’energia a prezzi di mercato ed il GSE calcolerà la differenza rispetto al prezzo di aggiudicazione erogando il corrispettivo sulla produzione immessa in rete.
Prezzi di aggiudicazione
- 85 euro a MW/h al fotovoltaico,
- 80 euro a MW/h all’eolico,
- 110 euro a MW/h all’idraulico,
- 110 euro a MW/h ai gas residuati da processi di depurazione.
Bonus di 35 euro a MW/h per il fotovoltaico nel caso di sostituzione di eternit o amianto e di 10 euro su copertura fino a un MW (sono cumulabili).
Scadenza incentivi FER X
Gli incentivi terminano il 31 dicembre 2028 oppure, per impianti fino a 1 MW, fino ad esaurimento del contingente.
Le agevolazioni sono cumulabili con contributi in conto capitale per nuovi impianti (fino al 40% dell’investimento), fondi di garanzia e bonus per investimenti in macchinari e apparecchiature.
Bandi FER X 2024-2028
Il Decreto regola l’accesso ai benefici e le procedure competitive, con valutazione accelerata per grandi progetti.
Il GSE bandirà le gare per impianti di potenza superiore ad 1 MW nel quinquennio, per contingenti di potenza.