I progetti eliminati dal PNRR non si bloccano e non si perdono. Come ha ribadito in Parlamento il Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto «vengono spostati su altre forme di finanziamento».
La revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a spostato risorse su altri interventi, ricompresi nel nuovo capitolo (obbligatorio) dedicato ad un altro piano europeo, il RepowerEU: quasi 16 miliardi, di cui 13 gestiti dai Comuni. I quali, non a caso, sono i più critici nei confronti della revisione del PNRR.
Nei prossimi giorni sono previsti incontri fra esecutivo ed enti locali per entrare nel merito dei nuovi finanziamenti. Al momento, c’è solo la rassicurazione da parte del Governo sul fatto che i progetti tolti dal PNRR verranno finanziati con altri risorse, ma non ci sono indicazioni precise su quali siano queste nuovi fonti di finanziamento.
La Relazione sul PNRR del Ministro Fitto
Il ministro Fitto, intervenuto alla Camera e in Senato per illustrare le modifiche al PNRR, ha fornito anche una serie di dati relativi a specifici capitoli usciti dal PNRR. Per esempio, in tema di rischio idrogeologico.
Si tratta di interventi per 1,2 miliardi, che in molti casi erano stati approvati precedentemente al PNRR e che poi sono rientrati nel piano.
In tutto, in base alle cifre fornite dal ministro, «nell’ambito dei 291 miliardi di euro relativi alle risorse del PNRR, 67 miliardi sono di progetti precedenti, che erano stati già finanziati e che sono stati spostati dentro il PNRR».
Il capitolo efficienza energetica nei Comuni
Per quanto riguarda i 6 miliardi di euro per l’efficienza energetica dei Comuni, Fitto segnala l’estrema frammentazione di risorse. Anche in questo caso ci sono interventi precedenti al PNRR, che sono stati spostati nel Piano.
«In questa misura – segnala il ministro – ci sono 39mila 866 progetti». E’ un capitolo «composto da interventi che partono da 900 euro per una ringhiera, a 1.100 euro per un ascensore e al 75% degli interventi che sono al di sotto dei 100mila euro».
Il rifinanziamento delle misure uscite dal PNRR
In ogni caso, la situazione al momento è la seguente: la revisione del piano sposta risorse per 15,891 miliardi di euro. Il Governo ne assicura il rifinanziamento, con risorse diverse da quelle del PNRR.
Anche per evitare di non riuscire a chiudere i cantieri nel 2026, anno entro il quale è necessario terminare i lavori per non perdere i finanziamenti europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le prossime settimane e i prossimi mesi saranno decisivi per capire in che modo verranno trovate le nuove risorse per portare avanti i progetti non più inseriti nel PNRR.