Riforma fiscale approvata in via definitiva: l’Aula della Camera ha espresso parere favorevole in terza lettura al ddl di delega al Governo, incamerando le ultime novità apportate in Commissione Finanze a Palazzo Madama. Il provvedimento torna dunque a Montecitorio in terza lettura per l’approvazione definitiva prima della pausa estiva.
Approvata la Delega al Governo sulla Riforma Fiscale
La Camera ha dunque approvato in via definitiva la Delega al Governo per la riforma fiscale (C. 1038-B).
In Commissione al Senato, nel passaggio precedente, erano state apportate modifiche per le imprese (niente sanzioni in caso di adempimento collaborativo) ed i contribuenti (regimi premiali, riduzione tempi di rimborso crediti fiscali), stralciata l’ipotesi di pignoramento automatico del conto e previsti nuovi metodi di pagamento per versare le tasse.
Alla Camera in seconda lettura, invece, erano già state licenziate le parti della delega riguardanti la riduzione delle aliquote IRPEF, la revisione dei regimi IVA, la riforma delle agevolazioni fiscali, l’abolizione delle micro-tasse e gli sgravi sulle tredicesime.
Vediamo tutto.
Riforma Fiscale: le novità approvate alla Camera in 2a lettura
Nel passaggio a Montecitorio in seconda lettura, le novità principali rispetto al testo originario del ddl di delega al Governo per la riforma fiscale hanno interessato i primi 13 articoli, prevedendo:
- detassazione tredicesime e straordinari oltre soglia,
- IMU precompilata,
- rateizzazione acconti e saldi IRPEF,
- superamento super-bollo auto,
- riduzione IRES per le imprese con partecipazione dei dipendenti agli utili,
- divieto di vendita a distanza per sigarette elettroniche
- stralcio flat tax ai dipendenti.
Riforma fiscale: le novità approvate al Senato
Secondo quanto previsto alle restanti parti del ddl delega sottoposto al vaglio della Commissione Finanze al Senato e poi approvato dall’Aula di Palazzo Madama, la novità principale è che vengono escluse le sanzioni penali tributarie, con particolare riguardo a quelle di dichiarazione infedele, per le imprese aderenti al regime dell’adempimento collaborativo e che hanno tenuto comportamenti cooperativi e comunicato preventivamente ed esaurientemente l’esistenza dei relativi rischi fiscali. L’adempimento, regolato dal decreto legislativo 128/2015, prevede infatti un’interlocuzione costante tra Fisco e contribuente per valutare situazioni suscettibili di rischi fiscali.
Vengono anche escluse sanzioni amministrative tributarie per i rischi di natura fiscale comunicati preventivamente e in modo tempestivo ed esauriente, nei confronti dei contribuenti il cui sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale sia certificato da professionisti qualificati.
Fanno eccezione le eventuali condotte fraudolente.
Per questi contribuenti vengono ridotti di due anni i termini di decadenza per l’attività di accertamento.
Altre modifiche alla delega fiscale
Altre novità introdotte nel passaggio al Senato riguardano la generalità dei contribuenti:
- rimborso fiscale veloce per contribuenti con più di affidabilità (misurata anche attraverso gli ISA);
- pagamento tasse anche via RID (addebito su conto) e mezzi elettronici;
- accertamento fiscale con 60 giorni per formulare osservazioni sulla proposta del Fisco;
- pignoramento conto senza automatismi ma con informatizzazione e cooperazione applicativa fin dalla dichiarazione stragiudiziale (restano ferme le tutele per il debitore);
- adempimento collaborativo per chi trasferisce la residenza in Italia o la mantengono all’estero ma possiede in Italia, anche per interposta persona o tramite trust, un reddito complessivo pari o superiore a un milione di euro;
- sanzioni e interessi non applicabili per mancati versamenti di imposte sui redditi regolarmente dichiarati di contribuenti che hanno crediti certificati maturati nei confronti della Pubblica Amministrazione per importi pari e fino alla concorrenza del debito di imposta.
In precedenza, tra i primi emendamenti approvati alla Camera si segnalano anche le misure volte alla tutela dei disabili e dei giovani. Nello specifico, sono previste agevolazioni fiscali:
- se nel nucleo familiare sono presenti persone con disabilità;
- per interventi di riqualificazione edilizia e riduzione del rischio sismico;
- per le assicurazioni aventi a oggetto il rischio di eventi calamitosi;
- per inserimento nel mercato del lavoro di giovani under 30;
- per la permanenza e il rientro in Italia di studenti e persone formate.
Ricordiamo che la Riforma fiscale è una legge delega, quindi adesso sono necessari i decreti attuativi del Governo da adottare entro due anni dall’entrata in vigore.