TARI: chi paga a fine contratto di affitto?

Il pagamento delle TARI, dopo che è cambiata la titolarità dell’immobile, spetta al nuovo inquilino oppure al proprietario. Ma l’operazione non è automatica.

Bisogna sempre comunicare al Comune o l’ente che gestisce il servizio per la raccolta dei rifiuti urbani) sia la cessazione dell’utilizzo dell’immobile sia l’attivazione del nuovo stato abitativo.

Nei grossi centri urbani, di norma, di procede anche online, contattando il gestore del servizio a cui si è versata la TARI fino al momento del trasferimento dall’immobile.

Spetterà poi al nuovo coinquilino (o in sua assenza al proprietario dell’immobile) comunicare il nominativo del nuovo referente del nucleo abitativo e l’esatto numero di persone che alloggiano nella casa, così da calcolare la relativa tariffa.

Non tutti i Comuni, però, prevedono le stesse regole. Ci sono casi in cui il cambio di utenza è contestuale alla scadenza del contratto di affitto ed altri in cui sono previste tempistiche specifiche (30 o 60 giorni); altri ancora in cui l’intera annualità spetta comunque al vecchio detentore.

Se dunque il Comune prevede che la comunicazione debba essere fatta con 30 giorni di anticipo, la scadenza dell’utenza a proprio carico sarà al termine dei 30 giorni, se ne sono previsti 60 scatterà alla scadenza del bimestre e così via. Se invece la dichiarazione va presentata entro il gennaio dell’anno successivo, il pagamento dell’intera annualità è a carico del vecchio detentore.

Quindi, per rispondere con precisione alla sua domanda, nel caso di sua figlia la prima cosa da fare è informarsi delle regole applicate nel Comune in cui si trova l’immobile. In ogni caso, sarà necessario effettuare una comunicazione per avere la certezza di non vedersi addebitare la tassa sui rifiuti per le annualità successive.

Risposta di Barbara Weisz