Per la pensione di invalidità civile collegata al reddito in molti casi sono cambiati i requisiti, con necessità di indicazione dell’importo nel modello RED.
Con un’apposita Circolare, l’INPS ha fornito nuove indicazioni che ridefiniscono il sistema di calcolo, con il conseguente taglio dell’assegno quando non la revoca.
Requisiti per la pensione e l’assegno di invalidità
Come indicato nel messaggio INPS n. 2705/2023 del 18 luglio 2023, per la pensione di inabilità civile e l’assegno mensile di invalidità è cambiata la soglia di reddito richiesto per ottenere la prestazione, dal momento che adesso si considerano i redditi al lordo IRPEF.
L’INPS precisa infatti che il reddito rilevante ai fini della valutazione del diritto di accesso alle prestazioni d’invalidità civile deve essere considerato al lordo delle ritenute fiscali, mentre in precedenza veniva preso in esame al netto delle tasse.
Pensione invalidità civile: calcolo del reddito massimo
Con la nuova comunicazione, a parziale rettifica di quanto indicato nel Messaggio n. 1688/2022, l’INPS spiega la nuova procedura di calcolo deve considerare il reddito al netto degli oneri deducibili ma al lordo delle ritenute fiscali ai fini della verifica del diritto alle prestazioni di invalidità civile.
Come è noto, al fine di determinare il limite reddituale per la concessione delle prestazioni di invalidità civile, rilevano i redditi valutabili agli effetti dell’IRPEF (art. 14 septies, DL 30 dicembre 1979, n. 663, convertito dalla legge 29 febbraio 1980 n. 33) al lordo delle ritenute fiscali (art. 2, DM 31 ottobre 1992, n. 553).Ne consegue che, a parziale rettifica del paragrafo 1 del Messaggio n. 1688/2022, nella determinazione del reddito rilevante ai fini della verifica del diritto alle prestazioni di invalidità civile sono computati i redditi soggetti a IRPEF al lordo delle ritenute fiscali.
Pagamento pensione di invalidità di settembre 2023
Per avere diritto alla pensione di invalidità, oltre ad un’età anagrafica tra 18 e 67 anni, è necessario avere un’invalidità civile a partire dal 74%, con un reddito personale non superiore a 5.391,88 euro; oppure un’invalidità civile al 100% (o inabilità totale) con reddito personale di massimo 17.920 euro.
Il cedolino della pensione di invalidità di settembre 2023 sarà disponibile a partire dal 20 agosto, mentre l’accredito a partire dal 1° settembre, con pagamento in contanti alle Poste nei primi sette giorni del mese in base al cognome.
Gli importi della pensione di invalidità 2023
- Per gli invalidi civili parziali (dal 74% al 99%) l’assegno INPS è pari a 313,91 euro per 13 mensilità. Per chi non ha altri redditi, l’importo è incrementato di 10,33 euro per un totale di 324,24 euro.
- Per gli invalidi civili al 100%, all’assegno si aggiunge la maggiorazione prevista dalla Manovra 2023, arrivando a una pensione totale di 709,00 euro.
- L’indennità di comunicazione 2023 è di 261,11 euro (senza limiti di reddito).
- L’indennità di accompagnamento è di 527,16 euro per 12 mensilità, per i ciechi totali 959,21 euro.