La desertificazione bancaria dilaga in Italia, limitandone sempre di più l’accesso ai servizi di prossimità: sono 3.300 i Comuni senza neppure una filiale fisica rimasta sul territorio.
In tutto, ammontano a 4milioni e 373mila i cittadini senza sportallo nel proprio Comune, in aumento rispetto all’anno scorso. A crescere è anche il numero delle imprese che hanno sede in Comuni sprovvisti di sportelli bancari, pari a 255mila.
Sportelli bancari chiusi: le Regioni più colpite
Stando ai dati dell’Osservatorio First Cisl, lo scorso anno hanno chiuso 826 sportelli bancari: in pratica un quarto del territorio nazionale è stato abbandonato dalle banche, mentre sono circa 3300 i Comuni privi di filiali. Le chiusure, tuttavia, non sono omogenee nel territorio.
Le Regioni più colpite nel corso del 2023 sono state Marche, Abruzzo e Lombardia, seguite da Sicilia e Calabria.
A livello di Provincia, invece, le zone meno desertificate sono quelle di Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Grosseto, Ragusa, Ravenna, Reggio Emilia e Pisa.
Il 41,5% dei Comuni italiani non ha più sportelli bancari sul suo territorio. Nel corso del 2023 sono stati 134 quelli “desertificati”.
Guardando alle grandi città hanno una concentrazione di sportelli bancari inferiore rispetto ai centri minori. A Barletta o a Grosseto, ad esempio, c’è una maggiore probabilità di imbattersi in una filiale bancaria rispetto a Milano e Roma. Milano è 24°, Roma 40°, Napoli 50°. Sugli ultimi gradini della classifica troviamo Vibo Valentia e Isernia.
Per farsi un’idea della portata del fenomeno: se potessimo immaginare l’area sprovvista di questo tipo di servizi, questa corrisponderebbe ai territori di Lombardia, Piemonte e Veneto messi insieme.
Questa era la fotografia al 31 dicembre scorso:
Desertificazione bancaria: l’impatto su cittadini e imprese
Ci sono 6 milioni di cittadini che abitano in località che vantano un unico sportello bancario. Nelle stesse condizioni ci sono quasi 400mila imprese.
La corsa alla chiusura degli sportelli promette di registrare nel 2024 un’ulteriore accelerazione in base all’attuazione dei piani d’impresa delle banche. Lo ha ricordato il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani.
Di contro, non sembra esserci una “naturale” compensazione con il ricorso a servizi bancari telematici. La diffusione dell’Internet Banking mostra infatti in Italia un andamento inferiore rispetto alla media UE.
Restano dunque migliaia le imprese e milioni i cittadini italiani che ad oggi non hanno più la possibilità di recarsi ad uno sportello bancario vicino.