di Noemi Ricci
La normativa vigente consente la creazione dell’identità digitale a favore di tutti i cittadini. Ma l’importante notizia è che da adesso anche i minori possono avere il proprio SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) che permette loro di accedere ai servizi online erogati dalla Pubblica Amministrazione e iniziare a partecipare attivamente alla vita sociale, creando un dialogo con le Istituzioni.
È chiaro che trattandosi di soggetti fragili, i minori necessitano di una tutela specifica riguardo ai loro dati personali. In questo senso, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è il punto di riferimento al quale attenersi per garantire la protezione dei dati personali dei minori, tenendo conto della loro minore consapevolezza dei rischi e delle conseguenze legate al trattamento dei dati.
Il sistema SPID ai minori si applica in modo diverso a seconda dell’età del minore stesso. I ragazzi sopra i quattordici anni possono ottenere l’identità SPID per accedere ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Invece, i più piccoli possono utilizzare lo SPID solo per i servizi online forniti dalle scuole, con i genitori che richiedono l’identità digitale per conto loro.
Di seguito vediamo in dettaglio quali sono i servizi ai quali possono accedere i minori utilizzando lo SPID, quali sono le tutele a loro riservate e la procedura che devono seguire i genitori per richiedere l’identità digitale per i propri figli, nonché cosa succederà quando compiranno la maggiore età.