Ho un locale commerciale fittato. Il canone di locazione da contratto è pari ad € 450 al mese. Il contratto prevede la rivalutazione ISTAT al 75%. Lo scorso anno (luglio 2022) è stato rivalutato fino a € 483,22. Quest’anno, la mia inquilina ritiene che il nuovo adeguamento debba essere calcolato a partire dalla cifra iniziale (€ 450) e non sull’ultimo canone applicato (€ 483,22). Chi ha ragione?
Direi che è corretto il calcolo effettuato dalla sua inquilina, nel senso che si prende come riferimento il canone di affitto iniziale, quindi la somma originaria di 450 euro al mese. Tecnicamente, si dice che si applica il criterio della variazione assoluta.
Le cito a questo proposito una sentenza di Cassazione, la numero 15034/2004, in base alla quale la rivalutazione nei canoni commerciali si calcola
secondo il criterio della cosiddetta variazione assoluta, cioè prendendo come riferimento il canone iniziale e tenendo conto dell’intera variazione Istat, ridotta al 75%, verificatasi per l’intero periodo fra il momento di determinazione del canone originario e il momento della richiesta.
Nel vostro caso, visto che avete costantemente applicato la variazione Istat, dovete calcolare solo l’ultimo adeguamento.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz