A breve completerò la ristrutturazione di una unifamiliare effettuata con cessione credito da Superbonus (SAL 30% entro settembre 2022) ma, per poter asseverare lo “stato finale”, è necessario anche il DURC di congruità: a che cosa vado incontro se l’impresa persevera nell’impossibilità di produrlo? L’impresa edile ha avviato i lavori in regola, ma da mesi non riesce a conseguire il DURC.
In base alle indicazioni della commissione nazionale paritetica delle casse edili, fra i casi in cui la detrazione fiscale non è riconosciuta c’è proprio la violazione delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro e nei cantieri (il cosiddetto DURC di congruità).
Fra l’altro, il Decreto Sostegni-ter (DL 4/2022) ha previsto un requisito ancor più stringente per i lavori edilizi.
Per poter applicare il Superbonus (e anche altre agevolazioni), nel caso in cui l’intervento sia superiore a 70mila euro, è necessario che l’impresa applichi uno tra i CCNL del settore edile, nazionali e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
=> DURC di congruità in edilizia: come si calcola la soglia negli appalti?
Questa regola si applica dal 27 maggio 2022, quindi se gli interventi a cui lei si riferisce sono precedenti potrebbero non essere ricompresi.
Considerata la complessità della materia, consulti un esperto per valutare l’impatto della disciplina sugli interventi da lei effettuati, con tutti i dati del caso alla mano.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz