Gli accertamenti fiscali da Redditometro sono finalizzati a desumere il reddito complessivo netto del contribuente, tenendo conto principalmente dei consumi ma non solo.
Come ha sottolineato la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18786 del 4 luglio 2023, l’accertamento tributario con metodo sintetico può prendere in considerazione i consumi e ogni altra circostanza che sia ritenuta indicativa di una differente capacità contributiva.
Quando scatta l’accertamento sintetico
In tema di accertamento tributario con metodo sintetico, […] l’Amministrazione finanziaria può presumere il reddito complessivo netto sulla base di una serie di indici di capacità contributiva sostanzialmente fondati sui consumi, tra cui la disponibilità dei beni e servizi descritti nella tabella allegata al D.M. n. 10 settembre 1992, ma anche sulla base di ulteriori circostanze di fatto indicative di una diversa capacità contributiva.
L’ordinanza, nel dettaglio, fa riferimento a una precedente sentenza della Cassazione (n. 1528921, luglio 2015) che menziona una serie di fattori che incidono sulla valutazione della capacità contributiva: non solo la disponibilità di immobili, ad esempio, ma anche le spese sostenute a vario titolo per il loro mantenimento, così come un’autovettura e un’impresa intestata allo stesso contribuente che non ne ha dimostrato l’appartenenza a terzi o l’utilizzo da parte di altre persone.