Nel 2022 la domanda di energia in Italia è stata condizionata in modo determinante dai prezzi di gas ed elettricità, che hanno raggiunto importi elevatissimi. Pensare che la situazione sia definitivamente migliorata, tuttavia, non è la giusta strada da percorrere.
A pensarla così è Stefano Besseghini, il presidente dell’ARERA che ha recentemente presentato la “Relazione annuale 2023 sullo stato dei servizi e sull’attività svolta”.
Bollette: i rincari non sono finiti
Sebbene la crisi delle tariffe di energia e gas in bolletta sia attualmente quasi rientrata, i mercati energetici sono ancora in piena criticità ed esposti a oscillazioni che potrebbero ripercuotersi sui consumatori.
In Italia, in particolare, nonostante gli aiuti del Governo i rincari sulle forniture di luce e gas nel 2022 sono stati superiori alla media UE: se il costo della luce è aumentato del 40%, contro il 17% medio in Europa, i rincari del gas sono stati solo leggermente superiori alla media europea (37% contro 40%).
Le insidie del mercato libero per tutti
Un altro nodo cruciale da affrontare riguarda la fine della tutela prevista per gennaio 2024, soprattutto considerando che il 30% dei consumatori elettrici è ancora legato al regime di maggior tutela.
Secondo Besseghini, quindi, è fondamentale attivare campagne informative adeguate che permettano ai consumatori di scegliere l’operatore per la fornitura di energia elettrica e gas con maggiore consapevolezza, andando incontro alle esigenze individuali.