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Riforma Pensioni ferma: incontro tecnico senza risposte di Governo

di Anna Fabi

12 Luglio 2023 11:00

Riforma Pensioni e Legge di Bilancio 2024: nulla di fatto al tavolo tecnico sulla previdenza dei giovani, prosegue il negoziato su flessibilità in uscita.

L’incontro fra Governo e sindacati sulla riforma delle pensioni si è sostanzialmente concluso con un nulla di fatto. Al termine del tavolo tecnico dell’11 luglio, dedicato alle pensioni dei giovani, la Cgil ha così commentato: «Non abbiamo avuto alcuna risposta» e non c’è stato «nessun passo avanti». Ancora più critico Domenico Proietti, segretario confederale Uil, che ha definito il vertice «imbarazzante» perché i rappresentanti del ministero «non avevano mandato per dare risposte» alle richieste dei sindacati.

Se teme pertanto un esito analogo anche per i futuri incontri in calendario, dedicati alle misure previdenziali da inserire nella Legge di Bilancio 2024.

Pensioni in Manovra 2024

Il 18 luglio si parlerà di flessibilità in uscita, forse uno dei nodi centrali da sciogliere in vista della Manovra; il 5 settembre è in agenda un incontro sull’Opzione Donna, altro tema caldo della Riforma Pensioni; il 18 settembre è il turno della previdenza complementare.

Si tratta in tutti i casi di misure per le quali sono attese novità (in un senso o nell’altro) che dovranno trovare posto nella Legge di Bilancio da approvarsi entro fine anno, dunque nodi concreti da sciogliere entro l’autunno, sempre che vengano stanziate sufficienti risorse economiche nell’ambito della NaDEF (prevista a fine settembre) per valutarne l’inserimento in Manovra.

Riforma Pensioni: garanzia per i giovani

Le pensioni dei giovani, invece, sono un tema rilevante ai fini della riforma pensionistica vera e propria, pertanto di più lungo respiro. La proposta dei sindacati è nota: una pensione di garanzia, che quindi (par di capire) garantisce un minimo pensionistico ma cresce in base a contribuzione ed età anagrafica, e che valorizzi anche periodi di formazione, politiche attive, lavoro di cura, stage, disoccupazione.

Su questo tema, tuttavia, il governo non ha fornito risposte al tavolo dell’11 luglio, come ha dichiarato la Cgil in una nota stampa di commento al vertice:

L’incontro era con l’Osservatorio costituito dalla Ministra del Lavoro, ma come era già successo con gli appuntamenti precedenti, abbiamo nuovamente presentato le nostre proposte e non abbiamo avuto alcuna risposta, né tanto meno sappiamo quali strade il Governo vorrà percorrere.

Le altre proposte sindacali

Al tavolo i sindacati hanno portato anche proposte da realizzare nel breve periodo.

La Cisl, a tutela delle pensioni in essere, chiede di confermare anche per il 2024 l’integrazione straordinaria prevista per chi ha più di 74 anni, misura che scade a dicembre 2023. E’ stato anche chiesto che il tema delle pensioni in essere sia oggetto di uno specifico tavolo di confronto, vista la necessità di tutelarne e migliorarne il potere d’acquisto.

Inoltre, si propone di recuperare la rivalutazione piena delle pensioni e di detassare la tredicesima e le quattordicesima.

La Cgil, a sua volta, ha chiesto di aumentare il potere d’acquisto delle pensioni in essere e di spiegare ai sindacati come intende procedere sulla liquidazione del TFS ai lavoratori pubblici dopo la nuova sentenza della Corte costituzionale. Infine, ha chiesto un allargamento dell’osservatorio sulla spesa previdenziale istituito presso il ministero alle Parti sociali.