Le aziende umbre con meno di 20 addetti sono in ripresa: è questo uno dei risultati a cui è giunta Confindustria Umbria attraverso la sua indagine congiunturale sulle imprese umbre nel quarto trimestre del 2006.
«Si tratta di una ripresa che investe gran parte delle imprese coinvolte dall’indagine trimestrale congiunturale che Confindustria Umbria, in collaborazione con l’Università di Perugia, conduce tra le aziende associate», così commenta lo studio Mario Fagotti, presidente di Confindustria Umbria.
Dall’indagine è emerso che meno di un quinto delle imprese che ha partecipato alla rilevazione ha dichiarato di aver avuto un calo nella produttività, mentre oltre un terzo ha assistito ad una crescita dei livelli di produttività rispetto al precedente trimestre. Inoltre, oltre il 40% dichiara di aver aumentato i livelli rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Per quanto riguarda l’analisi dei settori produttivi, l’industria della lavorazione dei minerali non metalliferi è quella che conta il numero più alto di imprese che si sono sviluppate (con il 49.9%), anche se è quella che ha la quota maggiore di imprese che si trovano in difficoltà. A seguire, l’industria meccanica registra un risultato positivo, mentre il settore agro-alimentare ha la quota più bassa per quanto riguarda le imprese in espansione.
In linea generale, le aziende con meno di 20 dipendenti hanno registrato, alla fine del 2006, un aumento della produttività che ha permesso loro di effettuare nuove assunzioni.