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Aumento pensioni minime e 14esima di luglio: chiarimenti INPS

di Teresa Barone

3 Luglio 2023 20:38

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Aumento pensioni minime 2023 nel cedolino di luglio assieme alla quattordicesima, in attesa della rivalutazione assegni del 2024: chiarimenti INPS.

Tra l’arrivo della quattordicesima e il tanto atteso aumento delle minime, il mese di luglio è destinato a portare nuove risorse nelle tasche dei pensionati italiani.

A luglio 2023, infatti, l’ultima categoria di titolari di pensione interessata dalle novità della Legge di Bilancio 2023 potrà ricevere l’aumento del trattamento previdenziale, che andrà a sommarsi alla perequazione all’inflazione che ha raggiunto quota 7,3% lo scorso gennaio.

Vediamo i dettagli di quanto si ritroveranno in più nel cedolino i pensionati a luglio 2023.

Aumento pensioni minime di luglio 2023

Secondo la normativa, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione è prevista a partire da luglio una rivalutazione straordinaria degli importi delle pensioni:

  • rivalutazione dell’1,5% per tutti i pensionati con trattamento minimo, fino a un massimo di 572,74 euro;
  • rivalutazione del 6,4% per i pensionati con la minima che abbiano già 75 anni, ottenendo 599,82 euro.
  • arretrati per i primi sei mesi dell’anno pari a 9 euro per tutti;
  • arretrato per i primi sei mesi dell’anno pari a 38,4 euro per gli over 75.

NB: I pensionati che compiono 75 anni nel corso del 2023, l’incremento scatta dal mese successivo.

Aumento pensioni: prossimo scatto a gennaio 2024

Bisognerà invece attendere fino a gennaio 2024 per ottenere il prossimo aumento sulle pensioni, che sarà esteso a tutti salvo diversa rimodulazione da parte del Governo, che potrebbe decidere (come lo scorso anno), di derogare dalle regole ordinarie e rimodulare la distribuzione della perequazione pensionistica applicando differenti aliquote per categorie di pensionati al posto di quella a scaglioni prevista dall’attuale meccanismo di indicizzazione.

Quattordicesima pensione di luglio 2023

La quattordicesima pensione di luglio, invece, spetta soltanto ad alcuni pensionati (titolari di pensione di anzianità, di vecchiaia, di invalidità, anticipata o di reversibilità che abbiano già compiuto i 64 anni di età e che dichiarino un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo INPS (ottenendo la somma integrale) oppure fino a 2 volte il trattamento minimo INPS (con una riduzione proporzionale alla gestione previdenziale ed al montante contributvo).

Chi perfeziona i requisiti entro il 31 luglio riceve la quattordicesima con la pensione di luglio, mentre chi li matura da agosto in poi la ottiene il prossimo dicembre.

Chiarimenti INPS su quattordicesima e perequazione

Nel comunicato stampa del 30 giugno 2023, con riferimento alla cosiddetta quattordicesima mensilità e all’incremento della pensione uguale o inferiore al trattamento minimo, l’INPS ha precisato che nei cedolini le due somme sono ora identificate rispettivamente come:

  • QUATTORDICESIMA – LEGGE 3 AGOSTO 2007, N.127) CREDITO ANNO 2023
  • INCREMENTO LEGGE 197/2022

A ciascuna voce corrisponde una nota esplicativa riportata in fondo al cedolino stesso. La dicitura precedente, “aumento pensioni basse 2023”, è stata cambiata per semplificare la lettura degli importi specifici.

Da segnalare che queste specifiche erano già state comunicate ai beneficiari tramite SMS, notifica sulla sezione MyInps del sito www.inps.it e via email.