Il licenziamento per raccomandata non consegnata è valido

di Teresa Barone

19 Giugno 2023 12:06

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Il licenziamento notificato con raccomandata è valido anche se la comunicazione è stata rinviata al mittente, completando la giacenza in posta.

La lettera di licenziamento notificata con raccomandata è valida anche se la comunicazione è stata restituita al mittente, dopo aver completato il periodo di giacenza.

La Corte di Cassazione è recentemente intervenuta su questo argomento, sottolineando la validità della comunicazione. Secondo quanto stabilito dalla sentenza n. 15397/2023 del 31 maggio 2023, infatti, in caso di rinvio al mittente per mancata consegna e compiuta giacenza, il licenziamento è comunque valido.

I giudici hanno respinto il ricorso inoltrato da una lavoratrice licenziata per raccomandata da parte del datore di lavoro, ribadendo anche la decadenza dal potere di impugnazione del licenziamento, in quanto trascorsi i 60 giorni previsti dalla legge.

Per la Cassazione, infatti, è sufficiente la prova del rinvenimento all’indirizzo del destinatario della comunicazione per determinare la presunzione legale di conoscenza (come stabilito dal Codice Civile, articolo 1335), anche se la raccomandata non è stata ritirata dal destinatario.

Spetta al quest’ultimo, invece, dimostrare di non aver potuto prendere visione del documento, mentre il mittente deve semplicemente fornire la prova della compiuta giacenza.