La domanda di lavoro nelle imprese italiane, soprattutto nelle micro e piccole attività (MPI), si caratterizza per una crescente richiesta di competenze green relative al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.
Nel 2022, infatti, per 4,2 milioni di offerte di lavoro le competenze legate a questi aspetti hanno svolto un ruolo fondamentale, con una quota in forte aumento rispetto all’anno precedente secondo quanto rivela l’analisi del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL.
I settori con offerte di lavoro in chiave green
Dal punto di vista settoriale, è il comparto delle costruzioni a registrare la quota più elevata di lavoratori per i quali viene richiesta l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità, seguito dal comparto dei servizi e della manifattura.
Nello specifico, sono i servizi di alloggio e ristorazione e i servizi turistici a mostrare un elevato grado di importanza delle competenze in ottica green, così come le public utilities (energia, gas, acqua, ambiente), l’edilizia, l’istruzione e i servizi formativi privati, il ramo commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli, la lavorazione dei minerali non metalliferi, i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio, sanità e assistenza sociale.
Lo spaccato geografico
A livello regionale, infine, una diffusa alta rilevanza delle competenze green è molto evidente in Puglia, dove ha caratterizzato il 49% delle entrate nelle MPI specialmente in merito all’orientamento vero i processi energy saving e con un ridotto impatto sull’ambiente.
Seguono Sicilia, Campania e Lazio, rispettivamente con il 48,3%, il 47,4% e il 45,0%.
Il 39,1% dei nuovi ingressi a cui è richiesto un orientamento green risulta tuttavia di difficile reperimento. Soprattutto in Piemonte, Valle D’Aosta, Veneto ed Emilia Romagna. Difficoltà anche in Puglia e Campania con 41,0%.