Il termine per la presentazione delle istanze di rimborso relative al pagamento di IRES e IRAP decorre dalla data di versamento delle maggiori imposte, anche se la rilevazione dell’errore contabile che ha generato il pagamento maggiorato è dipeso da un accertamento fiscale successivo.
Questo è quanto ha affermato la Corte di Cassazione, che con la sentenza n. 13332 del 16 maggio 2023 si è espressa in merito al caso di una società che aveva computato erroneamente l’IVA sui ricavi, versando maggiori imposte.
In seguito a un contezioso tra il contribuente e l’Agenzia delle Entrate e alla sentenza accertativa, la società ha inoltrato le domande di rimborso delle imposte IRES e IRAP che è stato negato dal Fisco, in quanto la presentazione delle istanze è avvenuta oltre il termine di 48 mesi.
La Cassazione ha confermato questa decisione, sottolineando come il termine decorra dal versamento anche qualora l’errore che ha determinato il pagamento indebito venga effettivamente accertato successivamente mediante sentenza.