Modificare il tetto dei fringe benefit esentasse a mille euro per tutti i dipendenti al posto dei 3mila euro per chi ha figli: è uno dei correttivi allo studio sul Decreto Lavoro (dl 48/2023) nella sua conversione parlamentare in legge.
Attualmente in commissione Lavoro al Senato, è interessato da numerose ipotesi di emendamenti, su cui però si cercano ancora le coperture. Al momento non ci sono emendamenti approvati e non si escludono nuove ipotesi di rimodulazione.
Fra gli altri temi caldi, la proroga dello smart working oltre il 30 giugno per fragili e genitori con figli under 14.
Vediamo intanto a cosa si sta lavorando.
Fringe Benefit esentasse fino a 3mila euro
Il decreto Lavoro in vigore dal 5 maggio prevede per il 2023 l’innalzamento della soglia esentasse dei fringe benefit aziendali a 3mila euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico, laddove l’azienda decida di concederli (non c’è nessun obbligo).
La soglia maggiorata per i dipendenti genitori riguarda sia i beni e servizi che l’azienda offre loro, sia per le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle bollette di luce, gas e del servizio idrico integrato. Per tutti gli altri dipendenti il tetto esentasse resta quello ordinario di 258,3 euro.
Ebbene, l’idea è quella di non limitare il beneficio al personale con figli ma di estenderlo a tutti i dipendenti. Il problema sono le coperture finanziarie: mantenendo la soglia dei fringe benefit a 3mila euro, come sperimentato nel quarto trimestre 2022, la spesa prevista è eccessiva (142 milioni di euro), per questo si pensa a una rimodulazione.
Fringe Benefit esentasse fino a mille euro
L’idea è la seguente: con l’emendamento allo studio, il Governo sta pensando di modificare la soglia dei fringe benefit a mille euro ma per tutti i dipendenti. Resterebbe comunque un ulteriore beneficio per chi ha figli a carico, che potrebbe aggiungere 660 euro per ogni figlio, fino a un massimo di tre (1980 euro) e, sommandosi ai mille euro per tutti, arriverebbe a sfiorare i 3mila euro ora previsti (attestandosi a 2980 euro) per chi ha tre figli o più.
Chi ha un figlio a carico potrebbe godere di fringe benefit esentasse fino a 1660 euro, chi ne ha due arriverebbe a 1320 euro. Per chi non ha figli resterebbe comunque una soglia agevolata fino a mille euro.
Tutto questo, lo ricordiamo, per il solo 2023 e senza alcun obbligo da parte del datore di lavoro.
Anche con la rimodulazione sopra esposta, sono comunque necessari più soldi di quelli attualmente previsti (ci vogliono circa 100 milioni in più). I tecnici del MEF sono dunque al lavoro per trovare le risorse.
I tempi di conversione in legge del dl Lavoro
I tempi non sono strettissimi, c’è un mese di tempo per convertire in legge il decreto. L’attuale ipotesi di calendario prevede di concludere i lavori in Commissione in settimana per andare in Aula al Senato il 13 o 14 giugno e poi passare alla Camera.