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Riforma Pensioni 2024, risorse e ipotesi sul tavolo

di Alessandra Gualtieri

6 Giugno 2023 10:04

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Riforma Pensioni in Manovra 2024: rivalutazione assegni all'inflazione, replica Quota 103 e APE Sociale, Opzione Donna sul viale del tramonto.

Con l’avvio dei tavoli tra Governo e sindacati sui grandi temi oggetto delle prossime riforme, ha preso il via la preparazione della mini-riforma pensioni.

Dopo le prime novità illustrate dalla Premier Giorgia Meloni sulle linee guida che il suo Esecutivo intende seguire, saranno gli esiti dell’Osservatorio sulle Pensioni avviato lo scorso marzo presso il Ministero del lavoro a dare concretezza alle prime ipotesi in campo, anche alla luce delle risorse finanziarie disponibili.

Vediamo quali elementi è possibile isolare in seno al dibattito in corso sulla riforma 2024.

Riforma Pensioni 2024: le risorse

Per conoscere le coperture da destinare alle misure previdenziali toccherà attendere la NaDEF del prossimo autunno, ma nel frattempo è possibile tracciare le prime ipotesi in base alle anticipazioni sulla riforma pensioni, attesa nella prossima Legge di Bilancio 2024.

Osservatorio spesa pensionistica

L’Osservatorio sulle Pensioni (per la precisione, sul monitoraggio del sistema pensionistico) ha il mandato di «monitorare i fattori che influenzano l’andamento del settore, consentendo una revisione sostenibile», ha spiegato il Ministro del Lavoro Marina Calderone, con «particolare attenzione ai sistemi di prepensionamento e ricambio generazionale».

Il suo obiettivo è dunque quello di «verificare la sostenibilità di forme di anticipo pensionistico che non gravino unicamente sulla spesa pubblica, ma consentano un ciclo virtuoso fra lo Stato, i datori di lavoro e i lavoratori prossimi alla pensione».

Pensioni 2024: le misure sul tavolo

Sul tavolo ci sarebbero circa 4 miliardi, davvero pochi. Appena sufficienti per una selezione di interventi mirati.

Nessuna vera riforma, per intenderci. Ma si era già ampiamente capito all’indomani dello scoppio della guerra russo-ucraina, che ha stravolto non soltanto gli equilibri geopolitici di mezzo mondo ma ha anche calamitato le risorse verso le misure di sostegno contro gli impatti economici causati dal conflitto e dalle tensioni inflazionistiche che hanno fatto schizzare i prezzi oltre alle tariffe energetiche.

Tornando alle pensioni, che di certo oggi non sono una priorità di governo nonostante intercettino una fascia di elettorato molto ampia in Italia, voci di corridoio danno per quasi certa la riconferma di Quota 103 (in pensione a 62 anni con 41 di contributi) e dell’APE Sociale, mentre invece potrebbe giungere al capolinea Opzione Donna.

Un dato da considerare è anche la nuova rivalutazione pensioni attesa per il 2024, che di fatto assorbirà gran parte delle risorse destinato al capitolo previdenziale.

Sullo sfondo, resta il nodo delle pensioni minime (ancora in attesa della rivalutazione maggiorata promessa dalla Legge di Bilancio 2023), che potrebbe saltare del tutto, assieme all’aumento dell’assegno per i pensionati con più di 75 anni.