L’affitto breve è un contratto di locazione temporanea di un immobile privato, per un periodo non superiore a 30 giorni: senza obbligo di registrazione, permette di risparmiare sulle tasse, offrendo la propria casa ai turisti.
In questo articolo spieghiamo come funzionano gli affitti brevi, gli adempimenti previsti ed i vantaggi fiscali che comporta.
Come funzionano gli affitti brevi
La normativa sugli affitti brevi riguarda la locazione di immobili ad uso abitativo, esclusi i locali commerciali, per periodi inferiori ai 30 giorni. Gli affitti possono includere anche contratti per servizi integrativi come fornitura e cambio di biancheria, pulizia dei locali, utilizzo delle utenze telefoniche e Internet.
Applicando la tassazione agevolata prevista dalla cedolare secca sulla rendita derivante dall’affitto breve, è possibile abbattere i costi della prima o seconda casa mettendola in affitto per brevi periodi. Si tratta infatti di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e di tutte le addizionali ordinariamente previste.
La cedolare secca sugli affitti brevi è applicabile solo se l’attività riguarda al massimo quattro immobili, superati i quali si sconfina nell’attività imprenditoriale a tutti gli effetti.
La normativa sugli affitti brevi si estende ai contratti siglati per il tramite portali online di intermediazione, a cui in genere i proprietari che rivolgono quando propongono in via temporanea il proprio appartamento come casa vacanze (oppure offrono una singola stanza).
I requisiti per mettere casa in affitto breve
Quali caratteristiche deve possedere un appartamento per poter essere offerto ai turisti con contratto di affitto breve? E’ presto detto:
- si deve trattare di un immobile residenziale ad uso abitativo
- deve possedere il certificato di agibilità per tutti gli ambienti
- deve essere accatastato nelle categorie comprese tra A1 e A11 a esclusione di quella A10 (uffici);
- deve essere conforme ai regolamenti regionali in materia (soffitti da 2.70 metri, superficie minima di 28 mq per una persona e 38 mq per due persone, camera da letto separata dalla zona soggiorno, ambienti forniti di finestre);
- rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza degli inquilini.
Il contratto tipo per affitto breve
Il contratto che stipula la locazione temporanea entro i 30 giorni deve seguire delle linee guida standard:
- individuazione delle parti;
- identificazione dell’immobile;
- elenco servizi offerti;
- regole di check-in, pagamento e check-out;
- possibilità di prevedere una cauzione;
- regole in caso di ritardato check-out;
- regole della casa (orari, fumo, animali domestici).
Obblighi e adempimenti per affitti brevi
Qualunque intermediario tra proprietario e inquilino transitorio o agenzia è sottoposto a ritenuta d’acconto del 21%. I proprietari che affittano casa dovranno esporre la rendita percepita in dichiarazione dei redditi. Il locatore può scegliere tra imposta ordinaria IRPEF in sede di presentazione del 730 o Modello Redditi, oppure versamento con cedolare secca al 21% sul totale della rendita.
Il proprietario di un immobile che ospita inquilini tramite contratto di locazione breve è obbligato a riscuotere la tassa di soggiorno (nei Comuni che la prevedono, provvedendo poi a versarla all’ente), rilasciando quietanza di pagamento al suo ospite.
Il proprietario non ha invece l’obbligo di aprire partita IVA finché si resta sotto i quattro appartamenti affittati.