Il Senato approva in via definitiva il disegno di Legge sul Made in Italy per sostenere la crescita, il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali, anche attraverso la sostenibilità, il riuso di materie prime critiche e modelli di economia circolare.
Soddisfatto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale sottolinea come la ratio sia quella di «stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali, contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali che abbiamo davanti».
Nuova Legge sul Made in Italy: cosa prevede
La nuova legge incentiva il sistema imprenditoriale, inasprisce le sanzioni in materia di contraffazione e istituisce il Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, con dotazione iniziale di 1 miliardo per finanziare l’acquisto di materie prime critiche e sostenere le imprese di filiera. Il nuovo fondo sovrano punta anche ad attirare investitori dall’estero.
Nell’ambito dei finanziamenti ci sono risorse specifiche su blockchain, metaverso, proprietà industriale e imprese femminili ed incentivi per la produzione di fibre di origine naturale, fiere e ristorazione.
Si stabilisce inoltre che le misure di promozione e gli incentivi debbano essere coerenti con il principio di sostenibilità della produzione e la transizione digitalizzare pur salvaguardando le peculiarità artigianali, nonché con inclusione sociale e valorizzazione del lavoro femminile e giovanile, senza discriminazioni tra le imprese.
Previste anche misure per settori specifici e 10 milioni di incentivi per avvio d’impresa (autoimprenditorialità e imprenditorialità femminile).
Fra le novità più rilevanti c’è poi la possibilità per istituti e luoghi di cultura di registrare il marchio e cederlo a titolo oneroso, l’istituzione di un albo delle imprese culturali e creative e di nuove misure contro la contraffazione e l’italian sounding.
Si introducono infine un apposito corso di studi (liceo) ed un museo (esposizione nazionale permanente dei prodotti della storia dell’ingegno italiano).
Filiere strategiche nazionali: cosa cambia
Previste nuove misure a favore delle imprese, tra cui:
- Fondo sovrano per l’attrazione di capitali e la realizzazione di investimenti;
- rifinanziamento o rimodulazione dal 2024 del “Voucher 3i” per i servizi di consulenza in materia di brevettazione;
- sostegni all’imprenditoria femminile;
- misure a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili naturali, ceramica, nautica da diporto;
- disposizioni in materia di pubblico approvvigionamento di forniture di qualità;
- informazione del consumatore sulle fasi di produzione della pasta.
Istruzione e Formazione: nuovi percorsi
È ufficialmente istituito il nuovo Liceo del Made in Italy, dall’anno scolastico 2024/2025, finalizzato all’ottenimento di competenze (storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato) necessarie ad operare nei settori produttivi a vocazione territoriale.
La Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy” fungerà da ponte tra diplomati e imprese nel mondo del lavoro.
Uno specifico Programma di trasferimento delle competenze generazionali per imprese fino a 15 dipendenti permetterà di finanziare (esentasse fino a 15.000 euro l’anno) il tutoraggio offerto per 12 mesi da un ex lavoratore in pensione da non oltre 2 anni a un nuovo assunto a tempo indeterminato di età inferiore a 30 anni.
Promozione marchi, settori e prodotti
La nuova legge istituisce l’Esposizione nazionale permanente del Made in Italy, prevede una serie di misure eterogenee, come ad esempio la registrazione del marchio per i luoghi della cultura e dei titoli di proprietà industriale e rafforza la tutela dei domini internet registrati. In particolare:
- possibilità per istituti e luoghi della cultura di registrare il marchio (concedibile a terzi a titolo oneroso);
- introduzione nell’ordinamento della definizione di “imprese culturali e creative”, con apposito albo e fondo presso il Ministero;
- l’introduzione del “Piano nazionale strategico per la promozione e lo sviluppo delle imprese culturali e creative”;
- finanziamenti alle imprese del settore fieristico in Italia;
- promozione del sistema “NutrInform Battery” quale sistema di etichettatura nazionale per il corretto utilizzo delle indicazioni nutrizionali dei prodotti alimentari;
- “certificazione di qualità a favore della ristorazione italiana” all’estero;
- istituzione del fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande;
- valorizzazione della biodiversità, delle pratiche tradizionali e del paesaggio rurale, attraverso il sostegno di programmi di miglioramento genetico mediante l’istituzione di specifici fondi, tra i quali quello per i distretti del prodotto tipico italiano.
Tutela del Made in Italy: le nuove misure
- Via libera al contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci (“Made in Italy“) per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni;
- tracciabilità dei prodotti e istituzione di un catalogo nazionale secondo i requisiti EBSI (European Blockchain Service Infrastructure);
- ricognizione dei prodotti industriali e artigianali tipici di una specifica zona geografica e disciplinari di produzione tramite associazioni di produttori per la valorizzazione dei relativi prodotti;
- finanziamenti per le consulenze sull’avvio di attività nel metaverso.
Lotta alla contraffazione: cosa si prevede
- Modifiche al sistema delle sanzioni e al codice di procedura penale per gli aspetti legati alla tutela del Made in Italy (si aumentano le sanzioni pecuniarie per gli illeciti di acquisto e introduzione di prodotti contraffatti e si puniscono coloro i quali detengono per la vendita prodotti contraffatti)
- specializzazione degli Uffici, concentrazione distrettuale e formazione specifica e formazione specialistica dei magistrati per il contrasto ai reati di contraffazione.
Infine, viene istituita (il 15 aprile) la “Giornata nazionale del Made in Italy”.