Cessione crediti incagliati tra privati: come e quando?

In realtà, non credo che lei possa effettuare una cessione del credito verso privati relativa a spese sostenute nel 2022, perché avrebbe dovuto inviare la relativa comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro lo scorso 30 marzo.

In realtà, la legge di conversione del dl 11/2023 prevede la remissione in bonis, per cui pagando 250 euro è possibile presentare questa comunicazione entro la fine di novembre. Ma questo vale solo nel caso di cessioni verso banche e intermediari finanziari.

Faccia eventualmente anche altre verifiche, perché la materia è complessa e si sono sovrapposte diverse disposizioni normative nel giro di pochi anni.

In ogni caso, credo possa esserci un’altra strada (anche qui, verifichi poi con esperti del settore): lei può applicare la detrazione in dichiarazione dei redditi, in quattro quote annuali.

Nella dichiarazione 2023 avrà quindi la detrazione sulla prima quota. Credo che possa poi cedere le restanti quote, tenendo presente che la cessione verso i privati è possibile una volta sola, e se non ci sono precedenti operazioni verso le banche o altri intermediari finanziari.

La normativa di rifermento è l’articolo 121 del decreto 34/2020, in base al quale, molto in sintesi, chi effettua i lavori può effettuare solo una prima cessione libera, mentre le altre tre previste devono necessariamente essere verso banche, assicurazioni, società finanziarie.

Il fatto che lei abbia già effettuato una cessione verso le banche relative al primo stato di avanzamento lavori non rileva, nel senso che le impedisce di effettuare una cessione verso privati solo in relazione al primo SAL. Se, come mi pare di capire, lei intende avviare una nuova operazione sul secondo SAL, la regola sopra indicata non si applica.

Risposta di Barbara Weisz