Con l’introduzione dell’Assegno unico è stata eliminata la detrazione per i figli a carico fino a 21 anni in dichiarazione dei redditi ma restano utilizzabili gli sgrafi IRPEF per gli altri figli e gli familiari a carico nonché le relative spese detraibili al 19% come le spese scolastiche e universitarie, quelle sportive e medico-sanitarie.
Ma vediamo con precisione quali sono le detrazioni applicabili ai familiari a carico e quali le regole per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.
Detrazione familiari a carico, a chi spetta
La detrazione per le spese dei familiari a carico spetta esclusivamente a chi ha effettivamente sostenuto la spesa laddove non vi sia invece, nel caso di figli a carico con ripartizione tra i due genitori, la mancanza di specifica intestazione della fattura al soggetto pagante, casistica che comporta l’analoga ripartizione della detrazione tra i due genitori. Quindi, le condizioni fondamentali richieste dalla norma sono due:
- il familiare deve essere a carico (lo è se ha un reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, superiore a 2.840,51 oppure a 4mila euro per i figli fino a 24 anni),
- il contribuente che utilizza la detrazione deve avere pagato la relativa spesa.
Spese per familiari a carico detraibili
Le spese sostenute dai familiari a carico per cui si può chiedere la detrazione sono le seguenti:
- spese sanitarie,
- spese universitarie e spese per corsi statali post diploma di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale,
- premi assicurativi,
- contributi previdenziali,
- contributi versati alle forme di previdenza complementare,
- contributi versati ad enti e casse aventi fine assistenziale,
- spese per la frequenza degli asili nido.,
- spese scolastiche,
- detrazione “bonus vacanze”: in questo caso, il familiare deve anche far parte dello stesso nucleo ai fini ISEE.
I contribuenti che scelgono la dichiarazione precompilata trovano queste voci già inserite nel modello ma è sempre bene fare attenzione: basta un errore nel codice fiscale comunicato al sostituto d’imposta per non ritrovarle nel 730 precompilato.
Ci sono poi i casi da verificare, per i quali il Fisco elenca le spese nel foglio riepilogativo (il prospetto illustrativo nell’apposita sezione del sito), senza inserirle e calcolarne la detrazione, lasciando tale compito in capo al contribuente, che deve prima effettuare il controllo dei requisiti.
Spese mancanti nella precompilata: perché
Se «nelle comunicazioni pervenute all’Agenzia delle Entrate viene indicato il contribuente che ha sostenuto la spesa, l’onere gli viene attribuito in dichiarazione». Se invece non è stato indicato il contribuente che ha sostenuto la spesa, nei casi di spesa segnalata all’Agenzia delle Entrate (come quelle scolastiche ad esempio), allora il Fisco indica la spesa nel foglio riepilogativo del contribuente che ha il familiare a carico, oltre che in quello del contribuente a carico.
In ogni caso, i contribuenti devono modificare la dichiarazione proposta dall’Agenzia delle Entrate se il familiare non è in possesso dei requisiti per essere considerato fiscalmente a carico o se la spesa è stata sostenuta da un soggetto diverso o in una percentuale diversa rispetto a quella risultante dal prospetto dei familiari a carico.
Esempio di detrazione ripartita fra i genitori
Proponiamo un esempio dell’Agenzia delle Entrate di una detrazione per spese mediche del figlio a carico di genitori al 50%, comunicate in misura pari a complessivi 300 euro. Ogni genitore visualizza:
- nella precompilata, 150 euro di spese detraibili (il 50% di 300 euro) nel rigo E1, colonna 2, del modello 730;
- nel foglio riepilogativo, l’indicazione della spesa complessiva della quota riferita a se stessi.
Se anche il figlio visualizza la propria dichiarazione precompilata, troverà il foglio riepilogativo con i dati a lui riferiti (tra i quali 300 euro di spese mediche) con l’indicazione che gli stessi sono stati attribuiti ai familiari di cui risulta al carico.
Il prospetto dei familiari a carico
Il familiare viene inserito nel Prospetto di quelli a carico della dichiarazione precompilata se ricorrono tre requisiti:
- i suoi dati sono stati comunicati al sostituto d’imposta e riportati nella Certificazione Unica trasmessa entro i termini di legge;
- il suo reddito risultante dalla CU non è superiore a 2.840,51 euro oppure a 4mila per i figli di età non superiore a 24 anni;
- i dati risultano completi e coerenti con quelli presenti in eventuali altre Certificazioni.
Se i dati indicati nella Certificazione Unica sono incompleti o incoerenti, nella precompilata viene riportato il codice fiscale del familiare e il contribuente deve completare il prospetto.
Possibili errori e rimedi
Come anticipato sopra, ci sono casi in cui queste spese non vengano inserite nella precompilata. I motivi possono essere diversi, riconducibili in generale a carenze dei dati che non consentono al Fisco di attribuire la detrazione.
Il prospetto dei familiari trasmesso dal sostituto nella Certificazione Unica deve contenere, oltre al codice fiscale, anche le informazioni relative alla relazione di parentela, ai mesi e alla percentuale di carico. Se manca anche uno solo di questi dati, gli oneri detraibili/deducibili riferiti al familiare a carico sono esposti solo nel foglio informativo del soggetto a cui si riferiscono.
Se il motivo del mancato inserimento della spesa in dichiarazione è un errore nel codice fiscale, la soluzione è invece immediata: basta inserirlo nel quadro della dichiarazione dei familiari a carico.