Nel 2022 il mercato immobiliare relativamente alle compravendite assistite da mutui ipotecari è stato caratterizzato da un leggero calo rispetto al 2021, sia per quanto riguarda il volume di immobili residenziali acquistati con mutuo, pari a -0,6%, sia considerando la quota di questi ultimi rispetto al numero totale di abitazioni, scesa dal 51% al 48,4%.
È quanto si evince dal Rapporto Residenziale 2023 pubblicato dall’Osservatorio del mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, che segnala un numero di compravendite poco superiore a 364mila unità per lo scorso anno.
Italiani in difficoltà
Il calo di volumi è stato maggiore nelle zone del Nord Italia, in cui si è concentrato oltre il 56% del mercato, mentre gli incrementi hanno coinvolto il Centro, Sud e Isole, dove il ricorso ai mutui ipotecari è aumentato nel 2022 rispetto al 2021. L’incidenza di acquisti immobiliari con mutuo, invece, è stata maggiore nei capoluoghi (53,1%).
Ammonta a 65.000 il numero di immobili residenziali acquistati con un finanziamento ipotecario nelle grandi città, tuttavia per circa il 60% si concentrano tra Roma e Milano. Il calo più evidente ha coinvolto Firenze, Genova e Milano, mentre tassi positivi si registrano a Roma, Palermo e Bologna.
Mutui sempre più pesanti
Analizzando i finanziamenti per l’acquisto di immobili, il capitale complessivo finanziato nel 2022 ammonta a poco più di 50 miliardi di euro, in aumento dell’1,2% rispetto al 2021. Lo scorso anno, in particolare, il capitale medio finanziato con mutuo ipotecario ha superato di poco i 138mila euro, in aumento di 2.800 euro rispetto al 2021.
Il capitale erogato rappresenta in media il 79% della spesa di acquisto, in crescita rispetto al 2021. La quota di valore finanziato è più elevata nei comuni non capoluogo (84%), minima nei capoluoghi del Nord Ovest (67%) e massima nei comuni non capoluoghi del Sud (92%).
Il tasso medio applicato è invece aumentato rispetto al 2021 di 0,63 punti percentuali, raggiungendo il 2,5%. La durata media del mutuo ha subito un lieve aumento, fino a 24,8 anni in tutte le zone del Paese, mentre la rata media ha visto un incremento dell’1,5% attestandosi intorno ai 623 euro mensili.
Per i mutui casa 2023, i tassi medi sono molto più elevati, raggiungendo un TAEG superiore al 4% per i mutui a tasso variabile e intorno al 3% per quelli fissi.