Tratto dallo speciale:

Specializzazione Avvocati: ecco tutti i nuovi requisiti

di Teresa Barone

16 Maggio 2023 10:29

Ecco cosa prevedono le linee guida per la formazione specialistica degli Avvocati: 36 percorsi, durata minima 2 anni, esperienza, esami e valutazione.

Pronte le nuove linee guida relative alla formazione degli Avvocati specialisti, stabilite dalla Commissione permanente nominata dal Ministero della Giustizia.

I professionisti hanno la possibilità di specializzarsi in diritto civile, penale, amministrativo e altri settori seguendo specifici percorsi formativi organizzati dalle Facoltà di Giurisprudenza con la collaborazione del Consiglio Nazionale Forense, dei Consigli dell’Ordine e delle Associazioni Forensi.

I corsi da seguire

Sono previsti complessivamente 36 indirizzi di specializzazione ripartiti in tre macro ambiti e i percorsi hanno una durata minima di due anni, caratterizzati da lezioni online con esami finali scritti e orali per un totale di almeno 200 ore di lezione.

Per quanto riguarda gli indirizzi di specializzazione, ecco una sintesi dei tre rami principali e di altri settori minori:

  • diritto civile;
  • diritto penale;
  • diritto amministrativo;
  • diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  • diritto tributario, doganale e della fiscalità internazionale;
  • diritto internazionale;
  • diritto dell’Unione Europea;
  • diritto dei trasporti e della navigazione;
  • diritto della concorrenza;
  • diritto dell’informazione, della comunicazione digitale e della protezione dei dati personali;
  • diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni;
  • tutela dei diritti umani e protezione internazionale;
  • diritto dello sport.

Ciascun Avvocato può conseguire fino a tre specializzazioni in un massimo di due dei tre ambiti previsti.

I requisiti sull’esperienza maturata

Per acquisire il titolo di Avvocato specialista è necessario anche ottenere il riconoscimento della comprovata esperienza professionale, vale a dire possedere un’anzianità di iscrizione all’Albo di otto anni continuativi e aver svolto l’attività nello specifico ambito di specializzazione negli ultimi cinque anni.

Spetta al Consiglio Nazionale Forense attribuire (e revocare) il titolo di specialista, sulla base sia della valutazione della partecipazione ai corsi sia dell’esperienza maturata.