Il gas naturale è una fonte di energia molto utilizzata in tutto il mondo, sia per il riscaldamento che per la produzione di elettricità. Tuttavia presenta molti svantaggi: è un combustibile fossile che contribuisce alle emissioni di gas serra e alla crisi climatica, è soggetto a fluttuazioni dei prezzi e della domanda e dipende in gran parte dalle importazioni da paesi terzi come la Russia, che possono usare il gas come leva politica ed economica.
Esistono però diverse strategie per ridurre la dipendenza dal gas e adottare soluzioni più sostenibili per garantire la sicurezza energetica. Per raggiungere questo importante obiettivo, l’Unione Europea e l’Italia hanno già adottato una serie di misure che puntano a diversificare le fonti, aumentare l’efficienza e promuovere le energie rinnovabili.
Vediamo alcune di queste strategie e cerchiamo di capire come possiamo tutti contribuire a ridurre la nostra dipendenza dal gas.
Fonti rinnovabili
Una delle prime soluzioni per ridurre la dipendenza da gas è di passare alle energie rinnovabili come quella solare o eolica, ma anche quella prodotta dall’acqua e dalle biomasse. Si tratta di fonti disponibili in abbondanza che non producono emissioni dannose per l’ambiente, motivo per cui tra gli obiettivi dell’Unione Europea c’è quello di raggiungere il 45% di energia rinnovabile entro il 2030.
Le energie rinnovabili sono pulite e illimitate, contribuiscono a combattere i cambiamenti climatici, creare valore aggiunto e occupazione sul territorio, rendere più resiliente il sistema energetico.
In molti casi, l’installazione di pannelli solari o turbine eoliche può anche essere molto conveniente a lungo termine, aiutando a ridurre i costi delle bollette energetiche.
Efficienza energetica
Un altro modo per ridurre la dipendenza dal gas è quello di consumarne meno, adottando misure volte a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, dei trasporti e dei processi industriali. L’efficienza energetica consente di risparmiare sulle bollette, di ridurre le emissioni di CO2 e di creare occupazione nel settore delle costruzioni e dei servizi.
Ciò significa adottare comportamenti e tecnologie che ci consentono di utilizzare l’energia in modo più efficiente e di ridurre i consumi. Ad esempio, possiamo sostituire le lampadine tradizionali con quelle a LED, scegliere elettrodomestici a basso consumo energetico e adottare pratiche di risparmio energetico come spegnere le luci quando non sono necessarie o chiudere le finestre quando il riscaldamento è acceso.
Per incentivare l’efficienza energetica, l’Unione europea ha fissato un obiettivo del 13% per il 2030. Inoltre, ha messo a disposizione diversi fondi e strumenti finanziari per sostenere gli investimenti pubblici e privati in questo ambito. L’Italia ha recepito gli obiettivi europei e ha introdotto diverse misure per promuovere l’efficienza energetica, come il Superbonus, il Conto Termico, i Certificati Bianchi e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Mobilità sostenibile
Possiamo ridurre la nostra dipendenza da gas utilizzando mezzi di trasporto alternativi come le biciclette, il monopattino, il car-sharing o il car-pooling, , che favoriscono la mobilità attiva e la condivisione delle risorse, o collettivi come i mezzi pubblici, , che consentono di ottimizzare lo spazio e l’energia impiegati per gli spostamenti.
Oggi si punta peraltro sempre più a viaggiare su mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, come i veicoli elettrici, ibridi, o alimentati a biocarburanti o a idrogeno. L’utilizzo di queste opzioni può ridurre la quantità di carburante utilizzata e migliorare la qualità dell’aria, riducendo le emissioni nocive per l’ambiente, nonché di far fronte al caro carburante.
Tra le soluzioni orientate alla mobilità sostenibile citiamo anche l’uso di sistemi intelligenti di gestione del traffico, come i semafori adattivi, i sistemi di navigazione satellitare o le app di mobilità, che permettono di ridurre le code e i consumi e l’uso di politiche e incentivi per orientare le scelte dei cittadini verso una mobilità più sostenibile, come le zone a traffico limitato, le pedonalizzazioni, le piste ciclabili, i parcheggi dissuasori o le tariffe agevolate.
Diversificazione delle fonti
Una delle azioni fondamentali per ridurre la dipendenza dal gas è quella di diversificare i Paesi fornitori e le rotte di approvvigionamento. In questo senso, l’Italia sta cercando di rafforzare i rapporti con altri Paesi produttori di gas, come l’Algeria, il Qatar, l’Egitto e gli Stati Uniti. Inoltre, sta partecipando a diversi progetti infrastrutturali che mirano a creare nuovi corridoi energetici nel Mediterraneo e nel Sud-Est europeo, come il gasdotto Trans-Adriatico (TAP), il gasdotto EastMed e il terminale GNL di Brindisi. Queste iniziative permettono di aumentare la flessibilità e la concorrenza nel mercato del gas, riducendo il rischio di interruzioni o rincari dovuti a fattori geopolitici o climatici.
Agevolazioni e politiche di sensibilizzazione
Anche a livello governativo è importante che vengano adottate politiche e programmi che promuovano fonti di energia rinnovabile e la riduzione della dipendenza da gas. Questo può includere l’adozione di normative che incentivino l’uso di energie rinnovabili, l’istituzione di programmi di sussidi per le fonti di energia pulita e la promozione dell’educazione pubblica sulle fonti di energia rinnovabile e la loro importanza.
In conclusione, ridurre la dipendenza da gas è possibile e ci sono molte strategie che possiamo adottare per farlo. Dall’adozione di fonti di energia rinnovabili, all’adozione di misure di efficienza energetica, all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi, all’adottare politiche e programmi che promuovano le fonti di energia pulita: possiamo tutti fare la nostra parte per ridurre la nostra dipendenza dal gas e contribuire a un futuro più sostenibile.