Al via il Bonus Ambiente 65% per le donazioni volte a realizzare bonifiche anche dall’amianto, opere contro il dissesto idrogeologico e lavori di ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate, recupero di aree pubbliche dismesse.
Facendo richiesta tramite la nuova Piattaforma web del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), si può accedere a relativo credito d’imposta.
A chi spetta il Bonus Ambiente 65%
Il Bonus Ambiente 65% (previsto dal DPCM 10 dicembre 2021, ex articolo 1, commi da 156 a 161 della legge 145/2018) è concesso a persone fisiche, enti non commerciali e titolari di reddito d’impresa.
Nei primi due casi il credito d’imposta spetta nel limite del 20% del reddito imponibile, nell’ultimo caso nel limite del 10 per mille dei ricavi annui, ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Andrà indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento e in quelle relative ai due periodi di imposta successivi. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Come richiedere il Bonus Ambiente 65%
Per accedere al bonus bisogna attendere che siano caricati in piattaforma gli interventi finanziabili. A quel punto, il donatore contatterà con procedura web l’amministrazione interessata per concordare importo e termini dell’erogazione liberale.
A quel punto, il contributo andrà prenotato e comunicato al MASE, che entro 10 giorni fornirà l’esito della richiesta; entro i successivi 10 si potrà perfezionare il pagamento a titolo di donazione.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, le erogazioni devono essere effettuate con sistemi di pagamento tracciabili (bonifico bancario, bollettino postale, assegni bancari e circolari, carte di credito, di debito e prepagate). In caso di pagamento mediante bonifico, i dati del conto devono coincidere con quelli del richiedente l’agevolazione.