Assegno Unico per figli all’estero

In base al decreto legislativo 230/2021, l’Assegno unico spetta per ogni figlio minorenne a carico (e, con determinati paletti, anche per i figli maggiorenni fino a 21 anni, per esempio se studiano, sono tirocinanti o disoccupati).

In base al comma 2 dell’articolo 1 della legge sopra citata, «si considerano figli a carico quelli facenti parte del nucleo familiare indicato ai fini ISEE».

L’articolo 3 della legge istitutiva dell’ISEE (Dpcm 159/2013) chiarisce, come in effetti lei rileva, che «il coniuge iscritto nelle anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero (AIRE), ai sensi della legge 470/1988, è attratto ai fini del presente decreto, nel nucleo anagrafico dell’altro coniuge». Mi pare che sia esattamente il suo caso.

Anche nelle schede informative pubblicate sul portale del Ministero del Lavoro viene specificato che «fa parte del nucleo familiare anche il coniuge iscritto nelle anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero (AIRE), poiché ai fini ISEE viene attratto nel nucleo dell’altro coniuge».

Tra l’altro, l’art. 67 del regolamento n. 883/2004 riconosce il diritto alle prestazioni per i familiari che risiedano in uno Stato membro diverso, come se risiedessero in quest’ultimo. Il nodo cruciale resta dunque la definizione del suo nucleo ISEE.

Le consiglio a tal fine di chiedere ulteriori delucidazioni direttamente all’INPS, sia perchè il caso è complesso sia per verificare in che misura lei ha diritto all’Assegno unico: poiché sua moglie non ha diritto all’AUU in quanto non ha la residenza in Italia, l’interpretazione più probabile sarebbe che lei avesse comunque diritto al suo 50%.

Tuttavia è un elemento da verificare, in ultima istanza presso l’INPS.

Risposta di Barbara Weisz