In attesa della riforma contenuta nel Decreto Lavoro appena approvato, anche per maggio 2023 i pagamenti della Pensione di Cittadinanza e le ricariche del Reddito di Cittadinanza sono effettuati con un calendario differenziato in base alla data della prima richiesta di accesso o rinnovo del sussidio.
Vediamo in dettaglio le date dei versamenti PdC e RdC, con le novità in arrivo entro fine anno.
Quando vengono pagati RdC e PdC a maggio 2023?
A partire da lunedì 15 maggio a ricevere il RdC o la PdC saranno i titolari che hanno presentato una nuova domanda e ricevono l’ammortizzatore per la prima volta. Mentre dal 28/29 maggio a ricevere la ricarica della Card Rdc/PdC saranno i percettori già attivi, purché abbiano presentato il modello ISEE 2023.
Dalla stessa data, i beneficiari del RdC che soddisfano i requisiti per l’Assegno Unico riceveranno anche il relativo importo sulla carta RdC.
Come posso verificare il pagamento RdC e PdC?
Per controllare pagamento e saldo carta RdC, i beneficiari possono seguire tre opzioni:
- Visitare il sito ufficiale redditodicittadinanza.gov.it e accedere all’area riservata per verificare il saldo della carta, autenticandosi tramite SPID, CIE o CNS.
- Chiamare il numero verde gratuito 800 666 888 (sia da rete fissa che da rete mobile), premere il tasto “1” e, successivamente, inserire le 16 cifre riportate sulla carta utilizzando il tastierino numerico.
- Recarsi allo sportello Postamat, dove è anche possibile prelevare una parte dell’importo in contanti (fino a 100 euro al mese per i single e fino a 220 euro al mese per i nuclei familiari di almeno quattro persone).
Cosa cambia con la Riforma RdC?
Dal 2024 il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito dalla GIL (Garanzia o Assegno di inclusione), un sussidio per i nuclei svantaggiati con almeno un componente in condizioni particolari. La GIL sarà anticipata dalla PAL (Prestazione di accompagnamento al lavoro) per gli occupabili, che dovranno seguire un percorso di formazione e attivazione digitale. La GAL (Garanzia per l’attivazione lavorativa) sarà invece un sussidio temporaneo per i nuclei in povertà assoluta senza requisiti GIL.
L’Assegno di inclusione e gli altri strumenti che sostituiscono il RdC avranno importi e durata variabili a seconda della composizione del nucleo e del reddito. Per accedere ai sussidi bisognerà rispettare dei requisiti ISEE e patrimoniali più stringenti rispetto all’attuale RdC.