Tratto dallo speciale:

Dove si trovano gli interessi passivi del mutuo per il 730

di Noemi Ricci

13 Maggio 2024 12:40

logo PMI+ logo PMI+
Interessi passivi del mutuo da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi: come si calcolano, dove si trovano e i documenti da scaricare.

Gli interessi passivi del mutuo fanno parte della rata e il loro calcolo dipende dall’importo richiesto, dalla durata del finanziamento e dal tasso di interesse applicato (si possono calcolare con una semplice formula che so basa sul capitale residuo e sul tasso annuo). Per la prima casa è possibile portarli in detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Vediamo quale quota si può detrarre e come scaricare la documentazione necessaria dal sito della banca per chi non ricorre alla Precompilata (in cui sono invece già indicati).

Quali interessi del mutuo si possono scaricare?

Per la detrazione, si considerano solo gli interessi convenzionali e gli oneri accessori (come le spese notarili, l’imposta sostitutiva, le spese di istruttoria, di perizia e assicurative) relativi all’acquisto della prima casa. Gli interessi passivi applicati ad un prestito si dividono infatti in tre categorie:

  1. convenzionali: concordati al momento della stipula del contratto di mutuo;
  2. legali: stabiliti dal Ministero dell’Economia e Finanze per coprire l’aumento dell’inflazione;
  3. di mora: applicati in caso di ritardo nel pagamento delle rate.

Dove si trovano gli interessi passivi?

La quota di interessi passivi applicata è indicata nel contratto del mutuo e nel piano d’ammortamento ma, nel caso di mutuo a tasso variabile, la percentuale dell’Euribor indicata in questi documenti rappresenterà solo una stima: per conoscere l’importo degli interessi passivi effettivamente versati, bisogna consultare la rendicontazione che periodicamente invia la banca ai titolari del mutuo o prestito e la Certificazione annua inviata dalla banca (o scaricabile dall’home banking).

Come recuperare gli interessi del mutuo?

Gli interessi passivi del mutuo possono essere detratti al 19% dall’IRPEF fino a 4.000 euro di interessi (760 euro di detrazione), se il mutuo riguarda l’abitazione principale del contribuente o di un familiare. La detrazione può essere effettuata solo se il contribuente è intestatario del mutuo e proprietario dell’immobile.

Per la detrazione fiscale, occorre conservare la Certificazione degli interessi del mutuo, inviata dalla banca o scaricabile dal suo sito (tramite home banking).

Quali documenti servono per la detrazione?

Per richiedere la detrazione degli interessi passivi del mutuo prima casa occorrono: contratto del mutuo; rogito di acquisto; certificazione della banca sugli interessi pagati e sulla quota di capitale residuo;  eventuali altri documenti rilasciati dall’Istituto di credito riguardanti oneri accessori e spese.

Come si chiama il documento della banca da utilizzare?

La Certificazione sugli interessi passivi del mutuo è il documento utile ai fini della detraibilità: contiene informazioni sull’importo mutuato, sul tipo di mutuo scelto, sulla data del mutuo, sul dettaglio degli interessi pagati nel corso dell’anno e sul saldo del capitale al 31 dicembreLa banca invia, o rende disponibile sul sito, questa certificazione  tra marzo e aprile, comunque entro la scadenza per la presentazione del 730 o Redditi PF. 

Come si scarica la Certificazione degli interessi del mutuo?

Per scaricare la Certificazione sugli interessi passivi del mutuo è solitamente necessario accedere all’area clienti del portale della banca. Per trovarla sul sito, bisogna accedere alla propria area clienti con credenziali personali e cercare la sezione dedicata ai documenti online nella sezione relativa a finanziamenti, mutui o archivio, o ancora tra le comunicazioni.

Il percorso può variare a seconda della banca, ma dovrebbe essere simile a questo: Accedi alla tua area clienti > Seleziona il menu Finanziamenti o Mutui > Fai clic su Richiesta certificazione o Documentazione Mutui > Visualizza i dati della certificazione e scaricala sul tuo computer o inviala via email

Alcune banche la inviano direttamente al cliente per posta. In caso di mancata ricezione, è possibile richiederla alla banca tramite telefono, email o raccomandata.

Cosa recupero con il 730 sugli interessi del mutuo?

Ai sensi dell’articolo 15, comma 1-ter, TUIR, nel 730, per la detrazione IRPEF degli interessi passivi del mutuo, si considerano solo gli interessi convenzionali e gli oneri accessori (come le spese notarili, l’imposta sostitutiva, le spese di istruttoria, di perizia e assicurative) relativi all’acquisto della prima casa. Gli interessi legali e gli interessi di mora non sono detraibili.

Calcolare gli interessi del mutuo: formula ed esempi

Gli interessi passivi del mutuo sono la parte della rata che corrisponde al costo del finanziamento. Per calcolarli, bisogna conoscere il capitale residuo, il tasso di interesse annuo e il numero di rate annue.

Il calcolatore messo a disposizione da PMI.it gratuitamente, oltre a calcolare la rata del mutuo, propone anche in piano di ammortamento con rata fissa: inserendo i dati del mutuo, puoi ottenere indicazione della quota capitale, quota interessi e capitale residuo per ciascuna rata.

Se invece vuoi calcolare gli interessi passivi del mutuo a mano, la formula generale è la seguente:

Interessi passivi = Capitale residuo x Tasso di interesse annuo / Numero di rate annue

Per le rate successive, bisogna sottrarre alla rata gli interessi passivi per ottenere la quota capitale:

Quota di capitale = rata – interessi

Ora bisogna calcolare il capitale residuo sottraendo la quota di capitale al capitale iniziale:

Capitale residuo = Capitale iniziale – Quota capitale

Per calcolare interessi e quote capitali delle rate successive si procederà ripetendo i passaggi con i nuovi valori ottenuti. La quota di interessi passivi detraibili sarà pari alla somma di tutti gli interessi passivi pagati nel corso dell’anno.

Esempio di calcolo degli interessi passivi

Ad esempio, se hai un mutuo di 200.000 euro a tasso fisso del 3% annuo e paghi 12 rate mensili di 800 euro ciascuna, gli interessi passivi della prima rata saranno:

  • Interessi passivi = 200.000 x 0,03 / 12 = 500 euro
  • Quota di capitale = 800 – 500 = 300 euro
  • Capitale residuo = 200.000 – 300 = 199.700 euro

Gli interessi passivi sulla seconda rata saranno poi così calcolati:

  • Interessi passivi = 199.700 x 0,02 / 12 = 499,25 euro
  • Quota capitale = 800 – 499,25 = 300,75 euro
  • Capitale residuo = 199.700 – 300,75 = 199.399,25 euro

E così via.

Quali sono le agevolazioni prima casa?

Con il termine “prima casa“, si intende un immobile residenziale, acquistato da una persona fisica, in cui l’acquirente o un familiare stabilirà la propria residenza, utilizzandola come abitazione principale.

Sono previste diverse agevolazioni per acquisto prima casa, tra cui l’imposta di registro ridotta, l’aliquota IVA ridotta, la detrazione IRPEF del 19% degli interessi passivi del mutuo e l’aliquota dell’imposta sostitutiva dello 0,25% sull’importo del mutuo erogato. Per beneficiare dei vantaggi fiscali è necessario rispettare specifici requisiti:

  • il fabbricato che si acquista deve appartenere a determinate categorie catastali (A/1, A/8 o A/9);
  • il fabbricato deve trovarsi nel Comune in cui si ha (o si intende stabilire) la residenza;
  • non si deve essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un altro immobile adibito a tua abitazione nel Comune in cui si trova il fabbricato acquistato;
  • non si deve aver già usufruito delle agevolazioni prima casa per l’acquisto di un altro immobile in tutto il territorio nazionale.

Diversamente, si dovranno pagare gli importi non versati, gli interessi e una sanzione del 30%.