Tratto dallo speciale:

Commercio ambulanti: rinnovo concessioni per 12 anni

di Alessandra Gualtieri

21 Aprile 2023 08:02

logo PMI+ logo PMI+
Nel Ddl Concorrenza approvato in Consiglio dei Ministri, novità in materia di concessioni agli ambulanti, vendite promozionali e settore farmaceutico.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’atteso disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Molte le novità in materia di concessioni per gli ambulanti e vendite promozionali ma anche di teleriscaldamento, energia e trasporti.

In particolare, il Ddl Concorrenza concede il rinnovo per altri 12 anni delle concessioni attuali per il commercio ambulante e prevede di mettere a bando i nuovi rilasci per una durata decennale, secondo i parametri previsti dalle disposizioni UE.

Concessioni ambulanti: par condicio e trasparenza

Le nuove concessioni di posteggio per il commercio al dettaglio su aree pubbliche saranno messe a bando e assegnate tramite procedure di gara pubblica, fin da subito per i posteggi non ancora assegnati, basandosi su principi di par condicio e trasparenza e adottando i seguenti parametri:

  • clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato;
  • valorizzazione dei requisiti dimensionali della categoria della microimpresa;
  • numero massimo di concessioni di cui ciascun operatore può essere titolare, possessore o detentore.

Rinnovo concessioni e validità

La durata massima delle nuove concessioni sarà di dieci anni, mentre è prevista la salvaguardia degli attuali concessionari, che potranno godere di un rinnovo in via eccezionale per 12 anni.

In particolare, i procedimenti di rinnovo delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2020 dovranno essere chiusi entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, con assegnazione secondo la normativa che era in vigore al momento dell’originaria scadenza e quindi prevedendo una durata di 12 anni.

Le concessioni non interessate dai rinnovi avranno invece validità sino al 31 dicembre 2025, anche in deroga al termine previsto nel titolo concessorio originario, ferma restando il diritto all’eventuale maggior durata prevista.

Semplificazione vendite promozionali

Le procedure per le vendite promozionali saranno semplificate, consentendo l’invio di una comunicazione unica (PEC) nel caso di esercizi in comuni diversi e tenendo a disposizione delle autorità di controllo la documentazione, in forma cartacea o visionabile online.

Settore farmaceutico

Il Ddl Concorrenza prevede di promuovere una maggiore capacità di scelta in ambito farmaceutico, mantenendo la medesima garanzia di qualità dei servizi e dei prodotti offerti, anche alo scopo di alimentare la libera concorrenza e contribuire così alla riduzione dei prezzi praticati.

Contatori intelligenti e confronto prezzi

Il testo prevede la promozione dell’utilizzo dei cosiddetti “contatori intelligenti” (smart meter), allo scopo di favorire il risparmio energetico e il contenimento del prezzo dell’energia elettrica, ponendo anche obblighi in capo alle imprese distributrici: i dati rilevati dai contatori di luce e gas potranno essere messi a disposizione, su richiesta dei clienti, a soggetti terzi per confrontare i prezzi.

Teleriscaldamento

L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) avrà il potere di fissare i prezzi del teleriscaldamento.

Cold ironing: infrastrutture e sconti

Viene introdotta la definizione di “infrastruttura di cold ironing“, insieme di strutture per l’energia elettrica alle navi ormeggiate in porto che ne consente lo spegnimento dei motori. Il servizio è considerato di interesse economico generale, con uno sconto sulle componenti tariffarie per gli utilizzatori finali.

Energia elettrica e gas: nuove disposizioni

Il Ddl Concorrenza interviene sulla disciplina dei piani di sviluppo della rete di trasmissione dell’energia elettrica e sul trasporto e l’efficienza della rete di distribuzione del gas. L’impresa maggiore di trasporto del gas, attualmente SNAM, sarà responsabile della trasmissione dei piani decennali di sviluppo della rete, mentre cambierà la procedura per l’approvazione del piano decennale di sviluppo della rete elettrica, predisposto da Terna.

AGCM: nuovi poteri

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) avrà 90 giorni per comunicare alle imprese interessate e al Ministero delle imprese e del Made in Italy le proprie conclusioni sulle operazioni di concentrazione di imprese (fusione, acquisizione di azioni, costituzione di new-co) soggette a comunicazione preventiva.

L’AGCM sarà inoltre l’autorità nazionale competente in materia di mercati equi e contendibili nel settore digitale, in relazione ai servizi di piattaforma di base (es. servizi di intermediazione online, motori di ricerca, social network). All’Autorità saranno attribuiti i poteri di indagine previsti in materia di concorrenza e quelli sanzionatori. La disposizione normativa nel Ddl Concorrena attribuire all’Autorità tutte le funzioni di cui al regolamento UE Digital Markets Act.

Il nodo balneari

Sullo sfondo, resta da sciogliere il nodo delle concessioni balneari, dopo che la Corte di giustizia europea ha bocciato le regole italiane ribadendo l’obbligo di riassegnarle tramite gara pubblica. In un comunicato del 20 aprile, la Corte UE ha confermato l’illegittimità dei rinnovi automatici delle assegnazioni demaniali marittime, in riferimento al dettato della direttiva Bolkestein. Di contro, la sentenza afferma anche che:

il diritto dell’Unione non osta a che la scarsità delle risorse naturali e delle concessioni disponibili sia valutata combinando un approccio generale e astratto, a livello nazionale, e un approccio caso per caso, basato su un’analisi del territorio costiero del comune in questione. È necessario che i criteri adottati da uno Stato membro per valutare la scarsità delle risorse naturali utilizzabili si basino su parametri obiettivi, non discriminatori, trasparenti e proporzionati.

Il vero problema italiano è legato al pardosso di un settore miliardario tassato a pochi spiccioli. A fronte di un mercato del turismo balneare da 15 miliardi, l’imposta statale si aggira tra i mille e i 10mila euro l’anno per attività.