L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha pubblicato una guida aggiornata ad aprile 2023 per illustrare le nuove modifiche introdotte dalla legge 38/2023 riguardo agli incentivi fiscali legati ai bonus edilizi, alle nuove regole del Superbonus ed alle altre novità rigurdanti la cessione del credito, con le deroghe 2023 anche in termini di applicazione dello sconto fattura.
Il documento mette dunque in evidenza le principali novità rispetto alla disciplina generale della misura fiscale e dei crediti d’imposta per interventi di recupero e riqualificazione edilizia, che si accompagnano alle altre misure decise dal Governo per lo sblocco dei crediti incagliati, grazie al quale anche le banche stanno ripartendo con le cessioni.
Bonus edilizi: le novità principali
La guida ANCE si pone come un utile strumento per comprendere le nuove modifiche introdotte dalla legge 38/2023 in materia di bonus edilizi e Superbonus. Gli operatori del settore edile e i cittadini possono così avere un quadro più chiaro degli orientamenti e delle novità più importanti, al fine di poter usufruire al meglio delle opportunità offerte da queste misure fiscali.
La guida ANCE si concentra sulle seguenti tematiche:
- Unifamiliari e Superbonus (Proroga al 30 settembre 2023 della possibilità di fruire del 110% a condizione che al 30 settembre 2022 fosse stato realizzato il 30% dell’intervento complessivo);
- Divieto di acquisto dei crediti da bonus fiscali in edilizia da parte delle PA;
- Divieto di sconto in fattura e cessione del credito;
- Deroghe per IACP, cooperative, Onlus e terzo settore, per bonus barriere architettoniche e per Superbonus per “cratere sisma”;
- Deroghe per varianti CILAS e altri titoli abitativi, piani di recupero e di riqualificazione urbana;
- Spese 2022, comunicazione opzione di cessione/sconto e ripartizione decennale della detrazione o del credito d’imposta;
- Esonero della responsabilità solidale per il cessionario;
- Possibilità per le banche di convertire i crediti d’imposta in Btp;
- Semplificazione per Superbonus e bonus ordinari;
- Compensazione dei crediti d’imposta con i debiti fiscali.
Cessione e sconto fattura: quando è possibile nel 2023
Le principali novità sono dunque le deroghe per il Superbonus villette secondo le nuove condizioni, alle deroghe per i bonus edilizi di IACP, Cooperative, Onlus e Terzo Settore, alle deroghe per bonus barriere architettoniche e a quelle per il Superbonus per “cratere sisma” – nonché le deroghe in edilizia libera per lavori “accordati” entro il 16 febbraio 2023.
C’è però un altra novità importante che emerge dalla lettura del provvedimento: il nuovo articolo 2-bis contiene una disposizione di interpretazione autentica con efficacia retroattiva che consente di accedere al Superbonus 110% anche nel 2023, così come alla cessione del credito (e sconto in fattura), anche per interventi per cui è richiesta la presentazione di un progetto in variante alla Cilas o ad altro titolo abilitativo, nel caso in cui il titolo originario era stato presentato o richiesto entro il 16 febbraio.
Cessione e crediti incagliati
Per le spese 2022 e le rate residue 2020 e 2021, la comunicazione al Fisco sulla cessione potrà essere effettuata entro novembre 2023 – anche se l’accordo di cessione non era ancora concluso al 31 marzo 2023 – utilizzando la “remissione in bonis” e pagando quindi una sanzione di 250 euro.
Detrazione decennale per privati
A beneficio dei crediti dei privati, in relazione al Superbonus, è concesso di spalmare in 10 quote annuali di pari importo (invece che 4) la relativa detrazione IRPEF in dichiarazione dei redditi. L’opzione è irrevocabile e va esercitata nella dichiarazione dei redditi 2024, a condizione che la detrazione non venga già applicata nella dichiarazione 2023.
Credito d’imposta decennale per imprese
Per i crediti acquisiti in relazione a Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus (compreso il Sismabonus acquisti), imprese e fornitori cessinari possono ripartire in 10 anni (invece che in 4/5 anni) i bonus derivanti dalle comunicazioni di cessione o sconto inviate entro il 31 marzo 2023 e non ancora utilizzati. L’opzione si richiede a partire dal 2 maggio, utilizzando direttamente la piattaforma web del Fisco sono rimasti incagliati i crediti.