A seguito di lavori con diritto a bonus fiscali, se l’importo annuo detraibile fosse maggiore alle imposte, mia figlia potrebbe cedere a me, persona fisica (dipendente privato), il credito IRPEF eccedente?
La cessione del credito non è più prevista dallo scorso 17 febbraio 2023. Se i lavori sono stati deliberati prima, e alla stessa data era già stata anche presentata la CILA, la cessione è ancora possibile. Se però i lavori risalgono al 2022, la strada si complica perché in questo caso avreste dovuto inviare la relativa comunicazione all’Agenzia delle entrate entro lo scorso 31 marzo.
Se fosse questo il vostro caso, c’è una norma che può venirvi incontro, e consente di effettuare una remissione in bonis. In pratica, è possibile inviare la comunicazione al Fisco entro il 30 novembre, pagando 250 euro.
Infine, la cessione verso un privato è comunque possibile una volta sola. Ma in base a quello che scrive sua figlia non ha effettuato altre cessioni, quindi questo non dovrebbe essere una problema.
Il riferimento normativo è il decreto legge 11/2023, come modificato dalla legge di conversione. L’articolo 2 di questo provvedimento prevede che dal 17 febbraio non sia consentito «l’esercizio delle opzioni di cui all’articolo 121, comma 1, lettere a, b» del decreto 34/2020. Sono appunto le opzioni per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Ci sono delle eccezioni, per esempio per gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini i casi in risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), oppure per i condomini ci sia alla stessa data anche la delibera assembleare. Ci sono anche tipologie di lavori per i quali continua a essere prevista la cessione del credito, per esempio l’eliminazione di barriere architettoniche. Le consiglio quindi di consultare questa norma per vedere se rientrate in qualche casistica.
Il successivo articolo 3 dello stesso dl 11/2023 consente la remissioni in bonis per comunicare la fisco eventuali cessioni relative a lavori effettuati nel 2022. Quindi, per riassumere:
- se sua figlia ha effettuato i lavori nel 2022, è possibile la cessione del credito utilizzando la remissione in bonis;
- se i lavori sono stati effettuati nel 2023, devono essere stati deliberati con presentazione della CILA entro lo scorso 17 febbraio. Se i lavori sono in edilizia libera, basta che al 17 febbraio scorso sia stato pagato un acconto, o che i lavori siano iniziati, o che ci sia un accordo vincolante per farli partire.
Dopo la cessione (ammessa tra privati solo per il primo passaggio), si può utilizzare il credito come detrazione IRPEF in dichiarazione dei redditi.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz