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Certificazione Unica 2024: come scaricarla online

di Alessandra Gualtieri

28 Febbraio 2024 09:43

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Certificazione Unica 2024 dal 16 marzo anche per INPS e NoiPA, archivio online anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate: tutti i modi per consultarla.

La Certificazione Unica è utile per il calcolo ISEE e indispensabile per la dichiarazione dei redditi da lavoro o pensione, contenendo i dati da inserire nel 730 o nel Modello Redditi Persone Fisiche.

La CU 2024 arriva entro il 16 marzo a dipendenti privati (consegnata a mano o per email dal datore di lavoro), dipendenti pubblici (su piattaforma NoiPA), pensionati e titolari di prestazioni e sussidi (sul sito INPS).

Ma cosa fare se il lavoratore dipendente ha smarrito la CU o se il datore di lavoro non ha provveduto a inviarla?

Certificazione Unica 2024: quando arriva e come scaricarla

La Certificazione Unica è trasmessa in versione integrale all’Agenzia delle Entrate da parte delle aziende private entro il 16 marzo, data entro la quale viene anche consegnata al lavoratore in via sintetica. Di norma arriva per email o a mano.

Il termine ordinario del 16 marzo si può posporre al 31 ottobre nei casi in cui il modello contenga solo redditi che non vanno nella Precompilata.

Stesse scadenze per dipendenti pubblici, che ricevono la CU 2024 NoiPA.

Certificazione Unica INPS: tutti i modi per ottenerla

Ai pensionati o ai soggetti per i quali funge da sostituto d’imposta, l’INPS trasmette per via telematica la CU 2024 entro il 16 marzo 2024. Si può scaricare e stampare il modello accedendo con le proprie credenziali personali (SPID, CIE o CNS) al servizio “Certificazione unica (Cittadino)”. Utilizzando l’App Mobile, invece, si utilizza “Certificazione Unica”.

Per arrivarci, si può anche visitare la propria area personale MyINPS. Per ricevere la Certificazione Unica via mail o PEC, invece, si deve fare esplicita richiesta.

In alternativa, si potrà chiedere la CU per posta elettronica certificata (PEC) scrivendo all’indirizzo richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it e allegando copia del documento di identità; per posta elettronica ordinaria (email) scrivendo a richiestacertificazioneunica@inps.it.

Chiamando il Contact Center (803 164 gratuito da rete fissa o 06 164 164 a pagamento da rete mobile) si può richiedere l’invio della CU a casa. Esiste anche un numero verde (800 434320) con risponditore automatico, per chiamate da rete fissa e mobile. I residenti all’estero possono richiedere la certificazione unica chiamando il numero (+39) 06 59058000 oppure (+39) 06 59053132.

L’archivio storico delle vecchie CU è infine online nel Fascicolo previdenziale del cittadino per gli anni precedenti.

Certificazione Unica: archivio online sul sito delle Entrate

La Certificazione Unica  è sempre a disposizione online sul portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, che si occupa di archiviare tutte le CU, anche degli anni precedenti e anche nel caso in cui siano emesse dall’INPS.

Per recuperare la Certificazione Unica dal sito dell’Agenzia delle Entrate è sufficiente eseguire pochi e semplici passaggi, accedendo all’area riservata con SPID, CNS o CIE.

Una volta eseguito l’accesso, è possibile consultare la lista dei servizi proposti: nella sezione “Consultazioni e ricerca” è presente il “Cassetto fiscale personale”. Gli step successivi sono i seguenti:

  • cliccare sulle “Dichiarazioni fiscali”;
  • selezionare “Certificazione unica”;
  • consultare la CU di interesse tra tutte le voci proposte riferite agli ultimi quattro anni.

Certificazione Unica: novità del Modello CU 2024

La Certificazione Unica (CU) è il modello di certificazione dei redditi che negli ultimi anni ha sostituito in vecchio CUD nei suoi contenuti ma che continua a dover essere presentato da datori di lavoro e dagli enti previdenziali che fungono da sostituiti di imposta.

=> Scarica il Modello CU 2024

Con la Certificazione Unica vengono attestati tutti i redditi corrisposti nell’anno, non solo quelli di lavoro dipendente e assimilati ma anche quelli degli autonomi. La scadenza per la trasmissione in versione integrale al Fisco e in versione sintetica al lavoratore è il 16 marzo di ogni anno.

L’obbligo scatta laddove, nel corso del periodo di imposta di riferimento, abbiano corrisposto somme per lavoro dipendente e assimilati, reddito da pensione, lavoro autonomi e i cosiddetti redditi diversi. Dal 2024 non è più necessaria la CU per le Partite IVA in regime forfettario in quanto i compensi sono notificati da quest’anno con la fatturazione elettronica obbligatoria.

=> Cu: figli a carico anche con Assegno Unico

Nella CU 2024 trovano spazio anche: il bonus IRPEF da 100 euro (ex Bonus Renzi) e corrisposto in busta paga dal sostituto di imposta ai dipendenti e categorie assimilate con reddito fino a una certa soglia; le detrazioni per familiari a carico non inclusi nell’Assegno Unico e Universale; le somme versate dal datore di lavoro nei fondi della previdenza integrativa.