Ha preso il via il confronto tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e le parti sociali con l’obiettivo di analizzare il mercato del lavoro attuale e definire il piano triennale dei fabbisogni, vale a dire le quote massime di ingressi di lavoratori stranieri in Italia per il triennio 2023-2025.
Considerando l’elevato numero di domande pervenute nel corso del click day del 27 marzo per il primo Decreto Flussi, pari a 240mila a fronte di un limite massimo di 82.705 tra ingressi dall’estero e conversioni di permessi di soggiorno autorizzati, le parti sociali hanno esortato il governo a valutare l’emanazione di un nuovo Decreto Flussi al fine di assorbire l’eccedenza di domande.
Nel corso dell’incontro, inoltre, è stata espressa l’esigenza di ampliare le quote soprattutto nei settori di impiego dei lavoratori e dei Paesi di origine, chiedendo anche una semplificazione delle procedure al fine di renderle più flessibili e in linea con le esigenze del mercato, soprattutto per ridurre il tempo che intercorre tra la domanda e l’arrivo del lavoratore in Italia.
Una delle necessità manifestate riguarda l’introduzione di meccanismi che permettano di assumere lavoratori stranieri già presenti in Italia, anche se privi di permesso di soggiorno.