La formazione e lo sviluppo delle competenze del personale della PA costituiscono il fulcro del processo di rinnovamento in atto: su questo assunto si basa la nuova Direttiva firmata dal Ministro Paolo Zangrillo contestuale al lancio del portale formativo Syllabus.
Entro il 30 giugno, tutte le Amministrazioni Pubbliche dovranno aderire alla piattaforma di formazione, ed entro sei mesi dall’iscrizione dovranno fornire attività di formazione digitale ad almeno il 30% del personale entro il 2023, percentuale che aumenterà fino al 55% entro il 2024 e fino al 75% entro il 2025.
Ciascuna PA dovrà garantire a ogni dipendente almeno 24 ore di formazione all’anno, mentre la partecipazione ai corsi entra a far parte della valutazione individuale anche ai fini della progressione professionale.
Quali amministrazioni possono registrarsi su Syllabus?
- Istituti, scuole, università e istituzioni educative
- Aziende e amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo
- Regioni, Province, Comuni, Comunità montane e loro consorzi e associazioni
- Istituti autonomi case popolari
- Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni
- Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali
- Amministrazioni, aziende ed enti del Servizio Sanitario Nazionale
- Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN)
- Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300
- CONI (salvo revisione organica della disciplina di settore)
Nel catalogo della piattaforma (raggiungibile all’indirizzo web www.syllabus.gov.it) sono disponibili tutte le informazioni principali sui corsi disponibili con accesso tramite SPID, CNS e CIE. Al momento ci sono quelli sulle competenze digitali, seguiranno Cybersecurity e Transizione ecologica. Sarà possibile accedere solo ai corsi assegnati in piattaforma. Gli attestati di conseguimento dei corsi saranno Digital Badge.
I dipendenti pubblici saranno chiamati ad acquisire competenze in aree come la transizione ecologica e amministrativa, anche avvalendosi della SNA e di FormezPa.
La Direttiva si allinea agli obiettivi del PNRR che prevede la formazione di almeno 750mila dipendenti pubblici entro il 2026, investendo sul loro aggiornamento continuo per affrontare meglio le sfide dell’innovazione.